2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Nazareno bis?

Salvini sulla legge elettorale: «Berlusconi vuole il proporzionale perché pensa all'accordo con Renzi»

Secondo il segretario del Carroccio, Silvio Berlusconi insiste per una legge elettorale proporzionale perché punta all'accordo con il Partito democratico

Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini.
Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Foto: ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO ANSA

CASSANO MAGNAGO (VA) - La posizione della Lega sull'euro non è divisiva nel centrodestra e non costituisce un impedimento ad un'alleanza tra Forza Italia e Lega Nord. Lo ha sostenuto Matteo Salvini, secondo cui questa argomentazione «è invece assolutamente un pretesto». Anche perché lo stesso Silvio Berlusconi ripete che «sul programma c'è l'accordo, l'ha ripetuto anche ieri». Secondo il segretario del Carroccio all'orizzonte ci sarebbe un altro «inciucio» tra l'ex Cav e Matteo Renzi, ma la maggioranza di Forza Italia vuole un'alleanza di centrodestra e non con il Partito democratico. «In Forza Italia ce ne sono pochi che pensano alle loro poltrone e tanti che vorrebbero un'alleanza seria. Voglio vedere se prevalgono i pochi o i tanti», ha incalzato Salvini suggerendo a Berlusconi di chiedere ai forzisti medesimi cosa preferirebbero.

Salvini: Berlusconi pensa all'inciucio
Per il leader della Lega Nord un argomento convincente per un'alleanza di centrodestra classica è «quello che stiamo facendo in Veneto, Lombardia e in Liguria». «Non so - ha aggiunto - quale sia l'obiettivo di Berlusconi. E' chiaro che chi insiste per una legge elettorale proporzionale è perché pensa all'accordo su Renzi. E il bello è che dice che sono io che non voglio l'alleanza, ma io vorrei il maggioritario per fare l'alleanza». Anche perché «se mi portano il Franzellum, io voto il Franzellum. Però se c'è il proporzionale con chi mi alleo? Con me stesso», ha sottolineato Salvini.

L'uscita dall'euro resta un pilastro della Lega
E a chi gli ha chiesto, a margine di un comizio a Cassano Magnago, se l'uscita dall'euro rimane un pilastro del programma della Lega, il segretario del Carroccio ha replicato: «La sovranità è fondamentale». Anche dopo la sconfitta della sua alleata no euro Marine Le Pen, perché «non cambio idea a seconda delle settimane o a seconda delle convenienze». Un Paese che non controlla la moneta, i confini e le banche «non è un Paese libero. Non faccio battaglie popolari o impopolari - ha ribadito Salvini - faccio le battaglie che ritengo giuste».

L'election day in Lombardia
Il leader leghista si è pronunciato anche sull'election day in Lombardia: «sarebbe una cosa intelligente». Anzi «farei regionali, politiche e referendum insieme. A ottobre o magari anche a settembre. Renzi parla del 24 settembre. Lo sottoscrivo». E ha ribadito di voler introdurre il limite dei due mandati per gli eletti della Lega a qualsiasi livello: «è una cosa che proporrò al Consiglio Federale. E che hanno proposto diversi nostri esponenti, dai sindaci ai giovani. Secondo me è giusto. La Lega ha circa tremila a amministratori locali. Avere un ricambio è giusto", ha concluso Salvini a margine di un incontro elettorale a Cassago Magnago, paese natale di Umberto Bossi, a sostegno del candidato sindaco della Lega.