12 settembre 2024
Aggiornato 03:30
Caso Banca Etruria

Grillo: «Se Boschi non querela De Bortoli si deve dimettere»

Il leader del MoVimento 5 Stelle: «No querela no party». Gasparri (Fi): «Boschi deve tornare in Parlamento. Ci spieghi delle riunioni fatte in casa sua in Toscana con esponenti di banche del Veneto e della Banca Etruria. Ci spieghi la vicenda del decreto sulle Popolari che fecero lei e Renzi»

Matteo Renzi e Maria Elena Boschi
Matteo Renzi e Maria Elena Boschi Foto: ANSA

ROMA - «Renzi voleva» che la polemica sulla posizione del MoVimento 5 stelle in materia di vaccini «fosse la 'Banca Etruria' del Movimento. Adesso intanto aspettiamo la querela della Boschi a de Bortoli: no querela no party. Se non arriva si deve dimettere». Lo ha affermato il leader del M5S, Beppe Grillo, intervistato dal Corriere della Sera.

Ruocco: «Era una priorità del governo Renzi»
«Le parole del ministro Delrio oggi chiariscono un aspetto fondamentale: per il governo Banca Etruria aveva la massima priorità. Ma perché solo Banca Etruria e non tutte le banche popolari? L'interessamento di Maria Elena Boschi per la banca di famiglia e quello di Graziano Derlio per lo stesso istituto di credito fanno comprendere una cosa molto semplice: il governo Renzi pensava, e continua a pensare nella declinazione Gentiloni, solo ai fatti propri». Lo ha affermato in una dichiarazione la deputata M5s Carla Ruocco, componente della commissione Finanze della Camera.

Gasparri (Fi): «Boschi deve tornare in Parlamento»
«Al di là della sfiducia, tra l'altro non praticabile in questo caso, o di altri strumenti parlamentari che lasciano il tempo che trovano, c'è una sfiducia sostanziale degli italiani nei confronti di Renzi e Boschi, che è già stata espressa con il voto referendario con cui si è bocciata anche la spregiudicatezza di questi personaggi. Tra l'altro hanno mentito anche in quella occasione dicendo che si sarebbero ritirati in caso di sconfitta e invece sono ancora sulla scena. La Boschi non potrà comunque eludere il confronto con il Parlamento dove sarà trattata come Lotti. Sarà un'altra occasione utile per sgonfiare questi fenomeni». Lo sollecita il vicepresidente Fi del Senato Maurizio Gasparri in una dichiarazione.

«Tra la credibilità di De Bortoli e la sua non c'è paragone»
«Le chiacchiere della Boschi - ha detto Gasparri - non reggono alla prova dei fatti. Tra la credibilità di De Bortoli e la sua non c'è paragone. Ci spieghi delle riunioni fatte in casa sua in Toscana con esponenti di banche del Veneto e della Banca Etruria. Ci spieghi la vicenda del decreto sulle Popolari che fecero lei e Renzi, sul cui provvedimento grava ancora il sospetto di insider trading. È poi patetico il tentativo di Delrio di proporsi con spirito deamicisiano come il colpevole di turno. Così facendo aggrava la situazione, parlando delle sue pressioni su una banca popolare emiliana in riferimento a Banca Etruria».
«Qui - ha concluso - si sta parlando di altro. Delle sollecitazioni della Boschi all'Unicredit, non a una banca emiliana. Ne ha parlato De Bortoli e c'è poi conferma della presenza della Boschi a un ricevimento Unicredit a Milano proprio in quella fase. Quella presenza può essere servita a facilitare incontri e contatti».