19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Movimento 5 stelle

Gozi: «Aspettiamo Grillo sulla via del federalismo e dell'euro»

Il segretario agli Affari europei: «Capisco la diffidenza di Alde, è comprensibile. Ma la scelta indica che c'è una forza politica che ieri gridava contro la Ue e che invece, oggi, voleva allearsi con la forza più federalista del Parlamento europeo»

ROMA - «Capisco la diffidenza di Alde, è comprensibile. Ma la scelta di Grillo indica che c'è una forza politica che ieri gridava contro la Ue e che invece, oggi, voleva allearsi con la forza più federalista del Parlamento europeo. E allora lo aspettiamo sulla via del federalismo e dell'euro». Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari europei (ma anche fondatore con Prodi, Rutelli e il francese Bayrou del gruppo liberaldemocratico) in un'intervista ad Avvenire tende la mano ad M5S: «Voglio prendere in parola l'annunciata metamorfosi di Grillo. Conosco bene Alde. È una forza che ha sempre scommesso sul federalismo europeo, sull'euro, sull'integrazione. Grillo voleva entrarci, la sua base ha votato in massa a favore. È comunque una magnifica notizia».

Mi aspetto che Grillo sostenga comunque gli sforzi del governo italiano per cambiare questa Europa
«Ora immagino che questa posizione valga a prescindere dal no dei liberaldemocratici - continua -. E allora mi aspetto che Grillo sostenga comunque gli sforzi del governo italiano per cambiare questa Europa e costruirne una nuova, grande, bella. A Grillo dico: non vale la pena impegnarsi solo per staccare un piccolo dividendo politico scegliendo un populismo distruttivo capace di dire solo e sempre no». Gozi racconta l'Europa che vorrebbe e rilancia l'invito a M5S: «Tutte le forze politiche devono chiarire la loro linea sull'Europa. Bisogna eliminare le zone grigie, le ambiguità. I Cinque Stelle hanno davvero rinunciato a picchiare contro l'Unione e sono pronti a unirsi agli sforzi del governo per cambiarla? Noi siamo determinati a pretendere dalla Ue risposte efficaci. Vogliamo iniziative per la crescita, vogliamo una difesa europea, vogliamo una ricerca europea... Scelte chiare sono la miglior risposta ai populismi che si nutrono di inerzia e di incapacità politica». «Ora però - conclude - basta speculazioni, discutiamo apertamente su quale debba essere il messaggio italiano all'Europa. Il 25 marzo la commemorazione dei Trattati di Roma può essere l'occasione per dare una spinta importante».