19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Dopo la terribile scossa di ieri

Terremoto, Aeronautica Militare e infermieri di Cives in prima linea nelle zone colpite

Le operazioni di assistenza dopo l'ultima terribile scossa di ieri sono in corso: Aeronautica Militare e infermieri sono in prima linea nelle aree più colpite

Ieri l'ultima terribile scossa.
Ieri l'ultima terribile scossa. Foto: Shutterstock

ROMA - L'Aeronautica Militare, in sinergia con le altre Forze Armate, continua a sostenere le aree terremotate con mezzi speciali ed uomini. A poche ore dal nuovo sisma che ha colpito il comune di Norcia e le aree limitrofe, un elicottero HH-139 del 31° Stormo di Ciampino, era già in volo per effettuare le prime ricognizioni dall'alto e trasportare sul posto i primi team di valutazione della Protezione Civile. L'Aeronautica Militare è infatti impegnata, insieme alle altre Forze Armate, con personale, mezzi ed elicotteri, sui luoghi colpiti dal sisma per fornire il contributo richiesto dalla Protezione Civile.

Mezzi ed equipaggi specializzati
L'aiuto e soccorso alle popolazioni - precisa una nota - è reso disponibile da mezzi ed equipaggi specializzati nel soccorso aereo e pronti ad intervenire su tutto il territorio nazionale e in qualsiasi condizione operativa, come ad esempio HH-139 pronto a partire dal 85° Centro CSAR (Combat Search and Rescue)di Cervia. Con questi assetti sarà possibile assicurare anche gli gli interventi di trasporto di personale e di materiali anche di notte grazie all'impiego di speciali visori notturni. Gli atterraggi e decolli dei numerosi mezzi aerei impegnati nell'emergenza nella eli-superfice presso Amatrice sono gestiti in sicurezza dalla torre di controllo mobile e da un team avanzato appartenente al 3° Stormo di Villafranca (VR). Il reparto ha il compito e le capacità per intervenire in tempi rapidissimi sia sul territorio nazionale che all'estero ed effettuare tutte le predisposizioni necessarie per mettere i reparti operativi della Forza Armata nelle condizioni di operare al meglio.

Per i terremotati messi in campo mezzi per attività di intelligence
Per la ricognizione dall'alto delle aree colpite e le successive valutazioni di intervento è stato richiesto anche l'intervento di un AMX del 51° Stormo di Istrana. Grazie al sofisticato pod fotografico «Reccelite» normalmente impiegato in operazioni per attività di intelligence, ricognizione e sorveglianza (ISR) sono state rese disponibili alla Protezione Civile immagini ad altissima risoluzione dei centri colpiti, una mappatura essenziale per definire le modalità di intervento più efficaci sul terreno. I mezzi e il personale della Forza Armata, come le diverse richieste di supporto, sono gestite dalla sala situazioni di vertice dell'A.M., in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico, il Comando Operativo Interforze (COI) e la Protezione Civile.

Gli infermieri di Cives a disposizione
Il Dipartimento della Protezione civile ha allertato gli infermieri specializzati e formati di Cives Onlus, gli infermieri volontari di Protezione civile, per un intervento programmato nelle aree del sisma del Centro Italia. La richiesta, chiarisce una nota, è stata ricevuta ufficialmente dalla presidente della Federazione Ipasvi Barbara Mangiacavalli, presidente anche del Comitato di garanzia Cives. Il Dipartimento della protezione civile ha chiesto di inviare immediatamente, già nelle prossime ore, 20 infermieri sulla costa marchigiana - altri saranno coinvolti successivamente - per assistere, supportare e coordinare continuativamente, 24 ore su 24, l'evacuazione dei soggetti più fragili e bisognosi dal punto di vista di salute e da quello psicologico dalle zone terremotate verso le aree scelte per la messa in sicurezza.

Equipe di professionisti
Il Coordinamento infermieri volontari specializzati nell'emergenza sanitaria, nato nel 1998 come espressione operativa e qualificata della Federazione dei Collegi Ipasvi, è composto infatti da infermieri volontari di Protezione civile che mettono a disposizione conoscenze e competenze nel soccorso sanitario, in grado di schierare équipe di professionisti modulandone la quantità e la specializzazione a seconda delle situazioni umanitarie e/o sanitarie da affrontare nelle fasi successive a quelle del soccorso, quando cioè i terremotati devono gestire la loro vita di tutti i giorni.

Macchina in azione
«La macchina del Sistema Nazionale di Protezione Civile è ancora una volta immediatamente partita. Anche Cives è stata allertata - ha commentato il presidente nazionale dell'associazione, Michele Fortuna - e ci siamo subito mossi attivando i meccanismi interni dell'Associazione per reperire le disponibilità di personale infermieristico qualificato da tutti i nuclei dell'associazione, prime quelle più vicine del Centro Italia, che stanno partendo per le zone più colpite. La macchina dei soccorsi è molto complessa e per essere più efficace (e più efficiente) deve essere ben organizzata, con regole di funzionamento (che devono essere conosciute e rispettate) e gli interventi ordinati e coordinati».

L'impegno degli infermieri
«Gli infermieri del Cives - ha commentato la presidente Ipasvi Barbara Mangiacavalli - hanno in questo modo l'opportunità e sono pronti a farlo, di dimostrare con questa ulteriore chiamata, una volta di più l'importanza della loro Associazione e la loro volontà di guardare positivamente al futuro secondo i valori del Cives, ampiamente consolidati e soprattutto secondo quelli della nostra professione».