19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Si riapre la polemica

Renzi: «Rilievi Ue sulla manovra? Ci aiutino sui migranti». Alfano: «Dalla Ue ci hanno tirato un bidone»

Mentre Matteo Renzi osserva che l'Ue, anziché fare rilievi sulla manovra, dovrebbe aiutare l'Italia sui migranti, il ministro dell'Interno Alfano sottolinea che Bruxelles ci ha tirato un vero bidone

Il premier Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il premier Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Foto: Shutterstock

ROMA - E' di nuovo polemica, tra il premier Matteo Renzi e le istituzioni europee. Sullo sfondo, i possibili (e probabili) borbottii che potrebbero giungere da Bruxelles a proposito della Legge di Bilancio. A proposito dei quali il premier si mostra combattivo: "Sono curioso di capire quali rilievi. L'Ue vuole discutere le nostre spese sull'immigrazione? Ho una brillante idea: inizino a darci una mano, visto che stanno prevalendo gli egoismi e non la solidarietà. Appena l'Ue inizierà a darci una mano sull'immigrazione, vedrete che le spese si abbasseranno», ha detto al Tg1, riaprendo una questione mai davvero chiusa.

Il festival dell'egoismo
Perché quello dei migranti rimane un tema caldo, sul quale il premier sembra determinato a battersi. «Il meccanismo dell'immigrazione va cambiato, soprattutto in Europa, perché non possono continuare a fare il festival dell'egoismo» e questo «sarà il tema decisivo di Roma 2017», ha dichiarato Renzi, ospite di Radio 105.

Risorse per chi accoglie
Il presidente del Consiglio ha peraltro difeso la decisione di aver stanziato in legge di Bilancio risorse per i Comuni che più hanno avuto impatto dall'arrivo dei migranti: «In passato ad alcuni sindaci sono stati imposti, talvolta spediti, numeri imponenti di migranti perchè il sindaco accanto magari non li voleva e prendeva anche consenso su questi rifiuti. Alle comunità che hanno subito un impatto più forte restituiamo una parte di denaro per progetti sociali, per investire magari sulla ristrutturazione di un centro anziani. La solidarietà non è un argomento per cui qualcuno perde qualcosa, chi è solidale è giusto che si veda riconoscere qualcosa dallo Stato», ha spiegato.

Alfano: le redistribuzioni? Un bidone
Ma la polemica con l'Ue si allarga, e viene imbracciata anche dal ministro dell'Interno Angelino Alfano. L'Europa, ha detto il ministro dell'Interno, «ci ha detto che è nostra responsabilità prendere le impronte a tutti i migranti, fare gli hotspot e presidiare le frontiere e in cambio ci aveva promesso solidarietà, assicurandoci che i migranti sarebbero stati ridistribuiti in tutta la Ue. Noi abbiamo mantenuto gli impegni, loro ci hanno invece tirato un bidone». E ha aggiunto: «Noi abbiamo mantenuto gli impegni perché siamo persone serie, loro ci hanno invece tirato un bidone sulla solidarietà che avevamo concordato»: e, secondo Alfano, «se noi facciamo un compito che serve a tutta Europa, almeno ce lo paghino».

Lo stato dell'arte
Il Ministro ha spiegato che, a livello interno, si punta ad un'equa distribuzione delle persone sbarcate, mentre a livello regionale, questo obiettivo è già stato raggiunto. Quanto ai Comuni, Alfano ha ricordato che "molti sindaci si sono rifiutati di accogliere. Noi - ha aggiunto - abbiamo quindi stanziato cento milioni di euro ai Comuni per dare loro cinquecento euro per ogni migrante accolto. Si tratta di soldi che potranno utilizzare per sistemare la scuola, il campanile della chiesa o una piazza, non sono fondi che vanno ai migranti».