18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Presentata la proposta di legge

Di Battista: Con il taglio degli stipendi, restituiti 16 milioni da M5S

Il testo di legge consegnato dai grillini a Grasso prevede il taglio dell'indennità parlamentare, la trasformazione della diaria in un rimborso e la fine delle indennità aggiuntive per le altre cariche parlamentari

ROMA - «Con il taglio dei nostri stipendi abbiamo restituito ai cittadini oltre 16 milioni di euro. E questi soldi stanno aiutando le imprese». Così scrive Alessandro Di Battista, sulla sua pagina Facebook, subito dopo aver consegnato la proposta di legge per la riduzione degli stipendi dei parlamentari al presidente del Senato Pietro Grasso.

Niente doppia carica né auto blu
Inoltre, come spiega Di Battista, i parlamentari a 5 Stelle avrebbero rinunciato alle doppie indennità di carica. «Per esempio – aggiunge – Luigi Di Maio come vicepresidente avrebbe diritto ad un secondo stipendio», che però non percepisce. A questo si somma la scelta di non utilizzare le auto blu messe a disposizione dei parlamentari. Di Battista spiega ancora che il Movimento avrebbe calcolato che se tutti i parlamentari facessero quel che fanno i grillini, ad ogni legislatura si raggiungerebbe un risparmio di 300 milioni di euro: «Soldi da mettere immediatamente nel fondo per la bonifica delle scuole dall'amianto – dice il deputato –. Questo è il M5S. Facciamo queste cose, per questo ci infangano ogni giorno».

Quanto costa un parlamentare
Sul blog di Beppe Grillo viene spiegata in modo esaustivo la proposta di legge dei pentastellati. Come si legge, un parlamentare italiano percepisce un'indennità netta di circa 5.246 euro, una diaria forfettaria di circa 3.500 euro, e un rimborso per spese di mandato di altri 3.690 euro. Sarebbero previsti anche 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e quasi 4.000 euro ogni tre mesi per i trasporti. Inoltre, i parlamentari che ricoprono cariche parlamentari aggiuntive hanno diritto ad indennità aggiuntiva, a cui si aggiunge il dato che tutti i parlamentari percepiscono una cospicua indennità di fine mandato (Tfr).

Gli interventi del testo di legge
Dunque il testo di legge del Movimento interviene prettamente su tre punti: l'indennità di base viene tagliata del 50%; la diaria viene trasformata in un rimborso, in modo che lo Stato rimborserà solo quanto speso con l'ausilio degli scontrini; le indennità aggiuntive per le altre cariche parlamentari sono eliminate, come pure il Tfr di fine mandato. Inoltre, sarebbero introdotte norme sulla trasparenza e delle sanzioni in caso di accertate irregolarità nella documentazione delle spese. Un modello che il Movimento 5 Stelle sta già seguendo, senza aspettare leggi. In questo modo, si legge sul blog, già 60 milioni e 378 mila euro sono stati restituiti, e molte altri milioni di euro si aggiungeranno di qui alla fine della legislatura, a cui si sommano i risparmi dei consiglieri regionali e comunali a 5 Stelle.