19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Nessuna protezione per i correntisti

Meloni furiosa sulle banche: «Renzi sta con le lobby»

La Camera boccia la mozione di Fratelli d'Italia contro il bail in. E la presidente del partito attacca: «Il governo difende gli interessi degli istituti e non quelli dei risparmiatori»

ROMA – L'aula della Camera ha approvato quattro mozioni di maggioranza (a firma Pd, Ap, Scelta civica e Ds-Cd) sul bail-in e sulla gestione delle crisi bancarie e di tutela dei risparmiatori. Bocciate invece le mozioni delle opposizioni, a firma Movimento 5 stelle, Sinistra italiana-Sel, Al-Possibile, Conservatori e riformisti, Lega Nord, Forza Italia e anche Fratelli d'Italia.

Governo delle banche
Una mossa della maggioranza che Giorgia Meloni interpreta in modo chiaro e deciso: «Fratelli d'Italia ha votato convintamente contro la normativa sul bail in sia in Europa che in Italia, perché reputiamo che un meccanismo del genere possa essere introdotto solo dopo una radicale riforma del sistema bancario italiano ed europeo». È quanto dichiara in una nota il presidente di Fratelli d'Italia, che aggiunge: «Oggi abbiamo ribadito per l'ennesima volta questa posizione nella mozione di Fratelli d'Italia bocciata alla Camera dal Pd e dalla maggioranza di governo: risarcire al 100% i risparmiatori truffati dalle quattro banche salvate dall'Esecutivo attingendo al Fondo interbancario di garanzia finanziato dalle banche e non facendo ricorso ai soldi pubblici dei contribuenti; sospendere l'applicazione in Italia del bail in per evitare una crisi di sistema e introdurre, prima della entrata in vigore di questo meccanismo, una separazione tra banche commerciali, d'affari e di deposito per consentire ai risparmiatori di scegliere la tipologia di banca in base al rischio che intendono correre; escludere in modo esplicito i depositi sotto i 100 mila euro perché, contrariamente da quanto si possa credere, la normativa del bail in non protegge in maniera certa i piccoli correntisti e il Fondo interbancario di garanzia non sarebbe in grado di risarcire i correntisti in caso di fallimento di una banca di grande o medie dimensioni; prevedere l'obbligo da parte delle banche di informare sempre e in modo comprensibile il cliente sui rischi delle operazioni che sta sottoscrivendo e la responsabilità in solido e illimitata degli amministratori delle banche che falliscono. Ma queste proposte di buon senso sono state respinte da Renzi e dalla sua maggioranza: abbiamo avuto così l'ennesima prova di quali interessi difende questo Governo nominato dalle lobby e dalle banche. Indecente», conclude la Meloni.

(da fonte Askanews)