22 aprile 2025
Aggiornato 05:30
La Lombardi al contrattacco

M5s: «Così scegliamo il nostro sindaco per Roma»

La verità sul codice di comportamento che tanto ha fatto discutere: il blog di Grillo lo pubblica integralmente. E chi lo viola paga 150 mila euro: «Se i candidati cercano l'ambiente di Mafia Capitale hanno sbagliato»

ROMA«Il codice di comportamento eletti e candidati per il M5S Roma: se ti candidi con noi prendi un impegno per questa città. Astenersi perditempo». Lo ha scritto su Facebook la deputata Roberta Lombardi, tra i registi dell'operazione elezioni a Roma per il Movimento 5 stelle. Il riferimento è a un documento, del quale ha parlato oggi La Stampa di Torino, il cui passaggio più discusso è la clausola per la quale i futuri candidati al Campidoglio si impegnano a riconoscere al movimento un «danno d'immagine» di «almeno 150mila euro» in caso di mancato rispetto delle regole concordate.

La verità sul contratto
La dichiarazione di Lombardi rimanda a un post pubblicato a firma M5S Roma sul blog Beppegrillo.it, nel quale, oltre a linkare il documento in forma integrale, si fanno delle considerazioni sullo scoop del quotidiano: «Siamo già in campagna elettorale. E ce ne siamo accorti. Solo che – scrivono i 5 stelle romani – mentre il M5S lavora sul territorio e si prepara al governo di Roma, c'è chi, come i partiti, prova a rivendersi qualche faccia riciclata e chi, come alcuni giornali, fa il gioco dei partiti e prova a screditarci con ogni mezzo. Ma tant'è, noi non abbiamo nulla da nascondere, al contrario. Lo ripetiamo: non abbiamo nulla da nascondere. Anche perché i punti principali, come ad esempio la multa di 150 mila euro, sono pressappoco identici - si fa notare nel post - a quelli già inseriti nei precedenti codici di comportamento studiati in occasione delle elezioni politiche 2013 e delle europee 2014. Anche all'Europarlamento, infatti, si era deciso di introdurre una clausola per una multa di 250 mila euro. La ratio di quanto deciso è perché, come già ribadito in passato, ci riteniamo portavoce dei cittadini e se il M5S si candida con un programma scelto dalla cittadinanza ogni suo singolo portavoce ha l'obbligo morale e politico di rispettare quel programma».

La lezione di Mafia Capitale
«Forse – osserva la nota del M5S Roma – abbiamo rotto le uova nel paniere a qualcuno, a qualcuno che credeva di poterci infiltrare, di poter corrompere o comprare qualche nostro portavoce come già fatto in Parlamento. Ebbene per noi il vincolo di mandato significa questo, significa che se ti candidi con una forza politica e prendi l'impegno di attuare un programma scelto dai cittadini non ti viene concesso di cambiare casacca dal giorno alla notte e usare la poltrona per salvaguardare i tuoi interessi. Se lo fai, paghi dazio, e quei soldi vengono investiti, come parte dei nostri stipendi, per realizzare un'opera nella città: una strada, una piazza, un asilo nido pubblico. Mafia Capitale insegna: abbiamo visto – prosegue il post sul blog di Grillo – con i nostri occhi e stiamo contando i danni della corruzione e del malaffare a cui hanno ceduto i partiti, con compiacenza. Se qualcuno degli aspiranti candidati M5S cerca questo, allora ha sbagliato forza politica e gli consigliamo di andare a bussare alla porta del Pd o del centrodestra. Noi, il M5S, è altra cosa. Se ti candidi con il M5S prendi un impegno con la città, in questo caso con Roma. Prendi un impegno con chi si alza alle 4 del mattino e fa due lavori per mantenere la propria famiglia mentre c'è chi paga 5 euro al mese, senza averne il diritto, per vivere in un appartamento fronte Colosseo, o peggio ancora chi come il Pd non paga proprio le sue sedi di partito ed è in morosità da anni con il Comune. Prendi un impegno con chi attende ore a una fermata dell'autobus mentre finora gli eletti dei partiti in Campidoglio hanno sempre viaggiato in auto blu. Prendi un impegno con chi chiede che le periferie tornino a vivere, con chi fa campagne elettorali con la forza della cittadinanza che si fa Stato e si mobilita per una causa, nobile, non con chi si fa finanziare da Buzzi e Carminati».

Per far rivivere Roma
«Prendi un impegno – scrive il M5S – contro le mafie, contro i clan del litorale, prendi un impegno con la legalità. Un impegno che, vista la delicata situazione di Roma, investita da scandali politici e giudiziari, è di tutto il M5S nazionale. A qualcuno, come leggiamo stamattina, questo principio di condivisione e lealtà verso la cittadinanza piace chiamarlo 'commissariamento'. Facciano pure, ma la verità è che mai nessuno prima aveva redatto un programma di soluzioni per la Capitale insieme ai cittadini, mai nessuno prima aveva anteposto gli interessi dei romani a quelli dei partiti come sta facendo il M5S. Questa sfida – si legge ancora nel comunicato – sarà determinante per il futuro di Roma e di tutto il Paese. Noi ci siamo e ci siamo tutti: dagli ex consiglieri comunali e municipali agli attivisti, dai senatori ai deputati agli europarlamentari, da Grillo e Casaleggio. Ci siamo tutti. E cominciamo da Roma, per farla tornare città del mondo dopo i disastri di Rutelli, Veltroni, Alemanno e Marino. Sarà solo il primo passo, per dare una spallata definitiva anche al governo di questo Paese», conclude il M5S Roma.

(Fonte: Askanews)