19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Una brutta storia

Di Maio: «Giulio Regeni come i marò»

«Ancora una volta il governo Renzi preferisce gli interessi economici alla verità sull'omicidio», attacca il vicepresidente della Camera ed esponente del Movimento 5 stelle su Facebook

ROMA«Con questo governo, la verità sulla vicenda di Giulio Regeni farà la fine dei Marò. In India il governo italiano preferì le commesse di elicotteri Finmeccanica piuttosto che pretendere il rimpatrio dei nostri fucilieri di marina». Lo scrive il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) su Facebook. «A giudicare dalle passerelle dei nostri ministri e dalle timide dichiarazioni del premier – prosegue – anche in questa vicenda, ancora una volta si rischia di preferire gli interessi economici. In Egitto l'Eni ha interessi stratosferici ed Edison, Intesa Sanpaolo, Pirelli, Italcementi, Ansaldo, Tecnimont, Danieli, Techint, Cementir stanno piantando tende. Alcuni di questi gruppi hanno Renzi al guinzaglio e non gli permetteranno mai di fare la voce grossa con il dittatore al Sisi per ottenere la verità sui responsabili della morte di Giulio. L'Egitto ci prende in giro. Ci avevano detto che Giulio fosse morto in un incidente d'auto, ma dopo l'autopsia in Italia scopriamo che la vera causa è stata la frattura della vertebra cervicale dopo un colpo alla testa. Sul corpo ci sono segni di un violento pestaggio. Ora come ora – sottolinea Di Maio – se al Sisi si ostinerà a nascondere la verità, il Governo dovrebbe minacciare e eventualmente avviare ritorsioni economiche verso l'Egitto. Giulio era ed è uno dei nostri orgogli nel mondo. Una di quelle persone da cui prendere ispirazione, un ricercatore che era in Egitto per intervistare attivisti per i diritti dei lavoratori, per la sua ricerca. È scomparso la notte del 25 gennaio al Cairo in Egitto ed è stato ritrovato morto nove giorni dopo. Dall'Egitto ci hanno fatto sapere che era per un incidente d'auto. Ma l'autopsia eseguita dai medici italiani dimostra che sia 'morto per frattura della vertebra cervicale dopo un colpo alla testa. Sul corpo segni di un violento pestaggio'. C'è puzza di bruciato e il governo italiano deve andare fino in fondo. Lo faccia una volta tanto».

(Fonte: Askanews)