17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
La proclamazione con ogni probabilità sarà il 4 settembre 2016

Madre Teresa di Calcutta santa, Francesco dà il via libera

Madre Teresa di Calcutta santa, il via libera di Papa Francesco. Jorge Mario Bergoglio, riferisce Avvenire, ha ratificato il riconoscimento del miracolo della 'santa della misericordia'

ROMA - Madre Teresa di Calcutta santa, il via libera di Papa Francesco. Jorge Mario Bergoglio, riferisce Avvenire, ha ratificato il riconoscimento del miracolo della «santa della misericordia». La proclamazione con ogni probabilità sarà il 4 settembre 2016. Pochi giorni fa il voto unanime della Congregazione chiamata a pronunciarsi sul caso del 35enne brasiliano guarito all'istante e in modo scientificamente inspiegabile, quand'era ormai in fin di vita sul tavolo operatorio, da una patologia mortale del cervello mentre la moglie implorava l'intercessione della religiosa.

Udienza
Ieri pomeriggio, conferma la sala stampa della Santa Sede, Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ed ha autorizzato, tra l'altro, a promulgare il decreto riguardante il miracolo, attribuito all'intercessione della beata Teresa di Calcutta.

I fatti
La guarigione straordinaria, scrive Stefania Falasca su Avvenire, avvenuta il 9 dicembre del 2008, riguarda un uomo, oggi quarantaduenne, ridotto in fin di vita da «ascessi multipli cerebrali con idrocefalo ostruttivo» e già «sottoposto a trapianto renale e in terapia con immunosoppressori», come recita la diagnosi. Un caso clinico estremamente critico con una prognosi decisamente infausta, che a fronte di una terapia inefficace e senza intervento chirurgico si risolve repentinamente in modo completo e duraturo. All'esame collegiale della Consulta medica, il 10 settembre scorso, la risoluzione della malattia era stata dichiarata all'unanimità scientificamente inspiegabile con sette voti positivi su sette. Unanime anche il successivo voto dei consultori teologi che, secondo la prassi, sono chiamati a esprimere e a redigere il proprio voto sulla perfetta connessione di causa ed effetto tra l'invocazione univoca alla beata Madre Teresa e l'improvvisa guarigione. Ieri la firma del Papa.

Il miracolo
All'epoca dei fatti, racconta Stefania Falasca su Avvenire, il sanato, ingegnere di professione, aveva 35 anni e si era da poco sposato. Aveva cominciato il suo calvario nei primi mesi del 2008. Alla fine dell'anno gli vennero diagnosticati otto ascessi al cervello. Le cure ospedaliere non sortirono alcun effetto e il quadro clinico precipitò ulteriormente a causa dell'insorgere dell'idrocefalia. L'intervento avrebbe dovuto scongiurare la morte imminente. Il 9 dicembre, già in coma, il paziente entrò in sala operatoria. A causa di problemi tecnici l'intervento venne tuttavia rinviato. Fatto ritorno in sala operatoria, dopo solo una mezz'ora di assenza, il chirurgo trovò sorprendentemente il paziente seduto, sveglio, asintomatico, che, ritornato perfettamente cosciente, gli chiese: «Cosa ci sto a fare qui?».

Fede
«Non ho mai visto un caso come questo - riferisce il medico nella sua deposizione -, inoltre casi simili a questo in 17 anni di professione sono tutti deceduti. Non posso dare una spiegazione scientifico-medica». I successivi esami hanno confermato il ristabilimento definitivo della patologia cerebrale e in breve tempo, senza alcuna sequela, il sanato ha potuto riprendere il suo lavoro e la sue normali attività. Le prove testamentali riferiscono che furono rivolte molte preghiere a Madre Teresa, specialmente durante la gravissima crisi del 9 dicembre. La sposa del giovane professionista, considerata la gravità della situazione, aveva chiesto ai suoi conoscenti di pregare la beata alla quale era devota: «Dite a Madre Teresa che lo curi». Proprio in quella mezz'ora di attesa dell'intervento si trovava con un sacerdote e altri familiari a pregare Madre Teresa nella cappella dell'ospedale. Chiamata, e subito intervenuta. Ci sono miracoli e miracoli. Non sono certo tutti uguali. E questo, indubbiamente eclatante, appartiene al primo grado, quoad substantiam, secondo la definizione e la classificazione dei miracoli stabilita da San Tommaso. Il che significa che una simile guarigione supera le capacità della natura quanto alla sostanza, cioè è impossibile, non potrebbe mai verificarsi.

(Con fonte Askanews)