20 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Il commento al voto francese

Boldrini: «Vittoria Le Pen? Serve ancora più Europa»

Lo ha detto a Bruxelles la presidente della Camera Laura Boldrini, incontrando i giornalisti dopo un colloquio con il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, rispondendo a una domanda sulla vittoria elettorale del Front National al primo turno delle regionali in Francia.

BRUXELLES - «Se noi stiamo fermi facciamo solo un favore a chi vuole disgregare l'Unione europea e quello che abbiamo ottenuto in questi 60 anni». Lo ha detto a Bruxelles la presidente della Camera Laura Boldrini, incontrando i giornalisti dopo un colloquio con il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, rispondendo a una domanda sulla vittoria elettorale del Front National al primo turno delle regionali in Francia.
«Questo - ha proseguito Boldrini - è il momento di agire, di agire in un modo che però sia efficace. Dobbiamo fare in modo che l'Unione europea risponda ai bisogni dei cittadini: per troppo tempo è stata sorda ai loro bisogni, e questo ha penalizzato il sentimento dei cittadini».

Dobbiamo stare insieme
«Abbiamo bisogno di un'Europa 2.0 che riconsideri anche le proprie scelte di politica economica, che ne consideri l'impatto sociale e che sia in grado anche di essere competitiva», ha aggiunto la presidente della Camera, sottolineando poi che «noi come piccoli Stati-nazione oggi non possiamo rispondere alle grandi sfide che abbiamo davanti, dal terrorismo al cambiamento climatico, al flusso dei rifugiati. Riusciremo a dare una risposta solo stando insieme, cooperando veramente e facendo ognuno la propria parte, altrimenti rischiamo veramente di soccombere a tutto questo».

Serve una maggiore integrazione politica
«In fondo - ha osservato Boldrini con riferimento diretto al risultato delle elezioni in Francia - quello che vediamo anche a livello politico è questo: che nei momenti di paura, in cui c'è timore» da parte del pubblico, «chi propina soluzione facili ha la meglio. Ma quelle soluzioni nel medio termine vanno contro i cittadini europei, perché non sono soluzioni contemporanee al tempo della globalizzazione». Per questo, ha concluso la presidente della Camera, «bisogna rilanciare, con una maggiore integrazione politica, e bisogna farlo il prima possibile».