29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Il Parlamento sarà coinvolto

Iraq, Pinotti: potenzieremo le forze contro l'Isis

Per il ministro della Difesa Pinotti, il governo italiano condivide la posizione degli alleati che fanno parte della coalizione anti Isis in Iraq sulla necessità di potenziare gli sforzi nella guerra contro lo Stato islamico in quel paese

ROMA - Il governo italiano condivide la posizione degli alleati che fanno parte della coalizione anti Isis in Iraq sulla necessità di potenziare gli sforzi nella guerra contro lo Stato islamico in quel paese. Lo ha chiarito il ministro della Difesa Roberta Pinotti che oggi, al termine dell'incontro con il segretario alla Difesa Usa, Ashton Carte, ha preso una posizione più chiara rispetto alle dichiarazioni di ieri.

Il ruolo dell'Italia
In una conferenza stampa con Carter a Roma, Pinotti ha ricordato che «con l'invio di armi e con un contingente tra i più numerosi tra addestratori, carabinieri e piloti l'Italia è presente nella coalizione anti-Isis fin dall'inizio: è stata una scelta del governo con l'avallo di un'ampia maggioranza parlamentare e noi siamo a tutti gli effetti nella lotta contro l'Isis, che consideriamo un pericolo per la sicurezza e il futuro dell'Italia e di tutto il mondo».

Serve più forza
Ma ora siamo in una nuova fase della guerra e «la coalizione e il governo iracheno stanno dicendo che dobbiamo essere più forti e determinati nella lotta all'Isis: questo è un obiettivo che condividiamo, ma non c'è ancora un orientamento del governo su questi nuovi aspetti, altrimenti l'avremmo comunicato al Parlamento». Per questo, ha ribadito il ministro, "stiamo valutando eventuali nuove necessità che possano venire dalla coalizione e dal governo iracheno, ma nessuna decisione sarà presa senza il coinvolgimento del Parlamento".

Nessun retropensiero sulla Libia
Una questione che, ha assicurato Pinotti, non ha «nessun collegamento o retropensiero sulla richiesta di una leadership italiana per la missione in Libia, che speriamo possa prendere il via concluso il lavoro di Bernardino Leon: le due cose non sono connesse. Il governo italiano ha chiesto di far parte con forza della coalizione anti-Isis, il resto si vedrà».

Siria dossier diverso
Dossier molto diverso diverso quello relativo alla Siria: «Se in Siria ci sarà una situazione più chiara valuteremo, ma per ora partecipiamo solo alla missione irachena. Oggi l'Italia fa parte della coalizione anti-Isis in Iraq. La situazione in Siria è diversa: ci auguriamo che vengano intensificati gli sforzi contro l'Isis e si possa arrivare a una transizione politica per avere una situazione diversa e riconosciuta. In quel caso valuteremo», ha concluso il ministro.

(con fonte Askanews)