19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Dopo il discorso di jean-claude juncker

Gentiloni: «Dobbiamo cambiare Dublino, o Schengen è a rischio»

Il ministro chiede il mutuo riconoscimento della concessione di asilo tra i paesi dell'UE

ROMA  - Per affrontare la crisi dei migranti in arrivo in Europa, va «gradualmente» superato il sistema di regole contenute nel trattato di Dublino. Altrimenti, a rischio è lo stesso spazio di libera circolazione di Schengen. L'ha sottolineato oggi il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, esponendo alla Camera la strategia europea sull'immigrazione all'indomani del discorso sullo Stato dell'Unione europea del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker.

Gentiloni: Bisogna superare Dublino
«Se guardiamo avanti dobbiamo sapere che va fatta una cosa semplice: superare gradualmente le regole di Dublino», ha detto il capo della diplomazia italiana. «I 6-700mila migranti che probabilmente entreranno in Europa nel 2015 - ha continuato il ministro degli Esteri - non pensano di entrare in Grecia, Italia o Ungheria, ma in Europa. E hanno ragione loro, non le regole di Dublino». Non toccare le regole di Dublino in tema diritto d'asilo rischia di intaccare Schengen.

Schengen è a rischio
«O riconosceremo con la necessaria gradualità questo principio - partendo dal mutuo riconoscimento delle concessioni del diritto d'asilo dai singoli paese - oppure, per difendere alla trincea di Dublino, richiamo di dover rinunciare a Schengen e questa rinuncia sarebbe una ferita nella costruzione dell'edificio europeo». Anche sul tema dei rimpatri, Gentiloni ha auspicato una politica comune. «Serve un serio investimento europeo sui rimpatri, che non possono essere un problema solo di Italia, Grecia e Ungheria", ha spiegato il ministro, che ha posto anche l'esigenza di «pacchetti europei di migranti legali e corridoi umanitari anche questi a livello europeo." (Fonte askanews)