12 ottobre 2025
Aggiornato 05:30
Il segretario sul futuro del Pd

Renzi: «Sono pronto a discutere sulle primarie»

«Preferisco le primarie ai caminetti, dove decidono in dieci». Ma Matteo Renzi è pronto a mettere la questione della selezione dei candidati Pd «sul piatto della discussione con la minoranza», con l'obiettivo di «inventare un modello di partito nuovo».

ROMA (askanews) - «Preferisco le primarie ai caminetti, dove decidono in dieci». Ma Matteo Renzi è pronto a mettere la questione della selezione dei candidati Pd «sul piatto della discussione con la minoranza», con l'obiettivo di «inventare un modello di partito nuovo».

Niente strpotere dei caminetti
Ospite di Repuibblica.it, il segretario Pd spiega: «Andiamo alle primarie all'americana? Oppure a un modello in cui conta il voto degli iscritti o c'è l'albo degli elettori? Sono pronto a discutere, subito dopo le regionali, con Orfini e De Maria che entrambi hanno votato per Cuperlo...». Il punto, ribadisce Renzi, è che «se eliminiamo le primarie c'è lo strapotere dei caminetti. Dobbiamo trovare un modo di fare le primarie» ma ad esempio «non per tutte le cariche. Per i segretari regionali, perché fare le primarie?».

Nella ditta non solo quando si vince
Ma l'argomento è anche l'occasione per tornare a criticare la sinistra che in Liguria sostiene Pastorino: «Casson, che non ha mai votato per me, ha vinto le primarie a Venezia, ma io lo sostengo convintamente. Non si può stare nella 'ditta' solo quando si vince e andarsene quando si perde... E' troppo comodo. In Liguria Cofferati ha perso ed è scappato col pallone...».