28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Emergenza sbarchi

Prefetti: siamo soli, i Comuni non rispondono e il sistema è al collasso

A lanciare l'allarme sulla gestione dell'emergenza immigrazione e sul rischio «che l'intero sistema possa collassare presto» con ripercussioni «sulla stessa tenuta sociale dei territori», sono i Prefetti sul piede di guerra anche sul fronte sindacale con la riforma della Pubblica amministrazione che proprio non piace.

ROMA (askanews) - Lasciati soli «dal punto di vista delle coperture economiche, giuridiche e politiche» con il forte rischio di «diventare carne da macello nella battaglia politica che si scatenerà da qui al 31 maggio». A lanciare l'allarme sulla gestione dell'emergenza immigrazione e sul rischio «che l'intero sistema possa collassare presto» con ripercussioni «sulla stessa tenuta sociale dei territori», sono i Prefetti sul piede di guerra anche sul fronte sindacale con la riforma della Pubblica amministrazione che proprio non piace.

Lo strappo col Viminale
Di tutto questo si è parlato stamane nel corso dell'assemblea pubblica dei due sindacati prefettizi Sinpref (Sindacato nazionale prefetti) e Ap (Associazione Prefettizi) il giorno dopo lo «strappo» con i vertici del Viminale che li ha visti disertare l'incontro tra il ministro Alfano, i Sindaci e i presidenti di Regione sul tema dell'accoglienza dei migranti. «Le Prefetture - ha spiegato oggi Claudio Palomba, presidente del Sinpref - stanno svolgendo uno sforzo enorme ma ci chiediamo fino a quando ci riusciremo. Siamo stati lasciati soli ed i Comuni non rispondono alle richieste di accoglienza e, spesso, - ha rivelato - non lo fanno nemmeno le Diocesi».

La paura dei prefetti
Infatti, è emerso nel corso dei lavori odierni, sono solo 800 (su circa 8 mila) i Comuni che hanno risposto positivamente agli appelli del Viminale per trovare posti di accoglienza sui loro territori. «Abbiamo paura - non si nasconde lo stesso Palomba - che il sistema stia collassando, soprattutto se si prosegue a gestirlo con misure ordinarie senza prevedere investimenti». «Quello che sta accadendo oggi, i numeri che tutti conosciamo - gli ha fatto eco Antonio Corona, responsabile dell'Ap - il governo lo ha scoperto solo ora? Perchè non ci ha fornito di trumenti e di copertura giuridica e politica? La politica non ci ha messo, in questi mesi, neppure una firme e, quindi, la faccia, come è successo sulle pur discusse ordinanze del Prefetto Morcone». I prefetti assicurano che non vogliono «nè requisire, nè imporre tendopoli sui territori" ma si dicono pronti "ad assumere tutte le iniziative che la legge gli impone».