19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Il premier sulle riforme

Renzi apre su riforme: «Senato elettivo? Per me si può fare»

Il premier, Matteo Renzi, pronto a riprire la partita delle riforme costituzionali, ma vuole il via libera in tempi brevissimi e senza modifiche alla legge elettorale. Dopo il confronto con le minoranze del suo partito sull'Italicum, ha affermato che si può tornare al Senato elettivo. Poi aggiunge: «Su Italicum i voti ci sono».

ROMA (askanews) - Matteo Renzi pronto a riprire la partita delle riforme costituzionali, ma vuole il via libera in tempi brevissimi e senza modifiche alla legge elettorale. In un colloquio con Repubbblica il presidente del Consiglio, dopo il confronto con le minoranze del suo partito sull'Italicum, ha affermato: «Cambiare la riforma costituzionale? Tornare al Senato elettivo? Per me si può fare». «È apparso chiaro a tutti che la minoranza la guida Bersani. E Pierluigi ieri ha aperto la trattativa», ha spiegato Renzi.

«Si abbandoni il bicameralismo paritario»
Le modifiche al ddl riforme costituzionali, possibili in questa fase dell'iter solamente grazie alla modifica di una preposizione apportata alla Camera, riguardano l'articolo 2 del testo: «Ma guardate che io ero d'accordo sul Senato elettivo - dice Renzi - . Fu Errani, ossia un uomo di Pierluigi, a dire no. Dopo di che per me si può cambiare. A me va benissimo. Non credo sia un punto fondamentale. L'importante è che si abbandoni il bicameralismo paritario».

Per criticare l'Italicum argomenti capziosi
Il vero oggetto del contendere all'interno del Pd si conferma però la legge elettorale: «Gli argomenti usati ieri per criticare l'Italicum - spiega il segretario democratico a Repubblica - erano capziosi. In questa legge c'è un punto che è dirimente: il ballottaggio. Il doppio turno senza l'apparentamento ci permette di abbandonare per sempre quella specie di consociativismo veterodemocristiano che ci ha accompagnato anche negli ultimi anni. Ieri ho cercato di spiegarlo, ho cercato di far capire anche qual è il disegno complessivo. Io vorrei confrontarmi anche sull'identità del Pd nei prossimi venti anni e non nelle prossime venti settimane», afferma il premier.

Il premier sicuro sui voti
Renzi non perde però l'occasione per mostrarsi sicuro: «Io comunque sono tranquillo. I voti ci saranno in ogni caso», sostiene il presidente del Consiglio, che non teme neppure il voto segreto, convinto che «una parte di Forza Italia non si tirerà indietro». E sull'eventualità della richiesta di fiducia proprio sulla legge elettorale prende tempo: «Questo però è un tema che ci porremo a fine aprile. Mi sembra più una questione procedurale che politica. Vedremo».