19 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Legge elettorale

Ex An: i partiti siano responsabili per i delinquenti

E' stato presentato da otto deputati proveniente da Alleanza Nazionale, l'emendamento alla legge elettorale che pone il tema della legalità nella formazione delle liste. Come spiegano i deputati, la Camera si appresta ad approvare l'Italicum e nella sua forma attuale «è giusto che i partiti si assumano la responsabilità delle proprie scelte.

ROMA (askanews) - Porta la firma di 8 deputati provenienti da Alleanza Nazionale (oggi variamente collocati tra Fi, Fdi, Ncd e gruppo Misto), l'emendamento alla legge elettorale che pone il tema della legalità nella formazione delle liste.

Il principio della responsabilità oggettiva dei partiti
«Visto che la Camera si appresta ad approvare una riforma della legge elettorale che, di fatto, ribadisce le liste bloccate per la grande maggioranza degli eletti, è giusto che i partiti si assumano la responsabilità delle proprie scelte». E' quanto spiegano in una nota i deputati Maurizio Bianconi, Basilio Catanoso, Massimo Corsaro, Fabrizio Di Stefano, Alberto Giorgetti, Pietro Laffranco, Vincenzo Piso ed Achille Totaro, firmatari della proposta. «Abbiamo quindi depositato - fanno sapere - un emendamento che riconosca il principio della responsabilità oggettiva dei partiti, perché gli stessi siano chiamati a rifondere lo Stato nel caso in cui un proprio eletto si sia reso responsabile, con sentenza definitiva, di reati di corruzione, concussione, contro il patrimonio pubblico e la pubblica amministrazione, associazione mafiosa o reati connessi».

Cosa contestano i deputati
Secondo l'emendamento depositato, il partito nelle cui liste è stato eletto il condannato dovrà rifondere allo Stato un importo pari a cinque volte quanto percepito, ad ogni titolo, dal deputato nell'esercizio delle sue funzioni. La sanzione raddoppia nel caso in cui il reato sia stato commesso nei due anni antecedenti la candidatura. Il partito non viene penalizzato se ha concorso ad attivare l'azione penale nei confronti del soggetto dichiarato colpevole. Nel caso di mancato pagamento delle sanzioni dovute, al partito sarebbe preclusa la partecipazione alle successive competizioni elettorali.

Chi discredita Istituzioni paghi
«Ferma restando la soggettività dell'azione penale - spiegano i parlamentari firmatari - è giusto che chi ha compiuto con troppa leggerezza delle scelte che hanno creato nocumento alla Pubblica Amministrazione e discredito alle Istituzioni sia chiamato a risarcire il danno». «In Italia, l'istituto della responsabilità civile è noto per la sua applicazione alle società di calcio. Non si capisce perché - conclude la nota dei deputati - mentre una squadra viene penalizzata se un tifoso entra allo stadio con uno striscione irriguardoso, nulla si dica ad un partito che ha messo in lista e fatto eleggere, in particolare con l'indicazione dei capilista che di fatto sono dei nominati, una persona che si sia poi dimostrato un delinquente. All'onore della scelta, chiediamo si accompagni l'onere della responsabilità».