27 agosto 2025
Aggiornato 23:30
L'inchiesta

Rosy Bindi: «Mafia Capitale è un caso politico»

La presidente della commissione antimafia definisce «utile» l'audizione di ieri con Gianni Alemanno. Matteo Orfini lo attacca: «Per il Pd la lotta alla mafia è dovere del sindaco»

ROMA (askanews)«A preoccupare nella vicenda di Mafia Capitale è soprattutto l'aspetto politico, il sapere che, alle volte e ai più alti livelli anche amministrativi, si dichiara di non sapere e non essere informati sulle persone delle quali ci si circonda. Ripeto che stiamo ottenendo grandi risultati in campo investigativo contro la mafia ma ci chiediamo perchè ci voglia sempre un Procuratore, un magistrato o i carabinieri per capire cosa sta accadendo intorno a noi. Per noi è importante capire come prevenire catastrofi come quelle di Mafia Capitale». Lo ha detto il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi al termine dell'audizione di questo pomeriggio con l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Utile l'audizione con Alemanno
La Bindi ha definito quella odierna una audizione, comunque, «utile». «Non siamo una sede giudiziaria – ha poi aggiunto – ma il nostro compito è quello di indagare e capire i meccanismi per i fatti gravi che hanno portato alla luce Mafia Capitale». Pur non volendo entrare nel tema «delle responsabilità oggettive», la Bindi ha però dichiarato che, a suo dire, esistono «oggettive responsabilità politiche di chi gestisce una amministrazione e si circonda di personale non affidabile mentre c'è da chiedersi come sia possibile che una amministrazione sia così facilmente penetrabile e come la politica non sia in grado di replicare».

Il sindaco deve lottare contro la mafia
«Alemanno dice che la lotta alla mafia non è compito del sindaco. Noi pensiamo esattamente il contrario», ha invece scritto su Twitter il presidente del Pd, Matteo Orfini, commissario del Pd a Roma, commentando l'audizione.