Gli ambientalisti: «Non toccate la Forestale»
Ha espresso soddisfazione il ministro Madia, in merito alla decisione di sopprimere il Corpo Forestale. In rivolta, ambientalisti e sindacati, che ritengono che, nel Paese delle ecomafie, della Terra dei fuochi e delle discariche abusive, eliminare la Forestale sia un grosso errore. Ma quali compiti ha il Corpo Forestale? E come mai in Europa basta una sola divisa, e l'Italia ne ha cinque?
ROMA – Ha espresso soddisfazione il ministro Marianna Madia, per la decisione di sopprimere il Corpo Forestale dello Stato, secondo quanto previsto dall’art. 7 del ddl sulla Riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche. Una «necessità» imposta dalla spending review, si è detto, che però non sembra essere considerata tale da sindacati, ambientalisti e parte della politica. Michela Vittoria Brambilla di Forza Italia, Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro delle Politiche Agricole e dell’Ambiente e attuale presidente della Fondazione UniVerde, la deputata del Pd Giovanna Palma, l’Assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano e il Presidente del Consiglio Regionale delle Marche Vittoriano Solazzi hanno espresso la loro contrarietà al progetto.
AMBIENTALISTI, SINDACATI E ASSOCIAZIONI CONTRARIE ALLA SOPPRESSIONE - Più decisa, però, la reazione degli ambientalisti, che, insieme a sindacati, associazioni, e comitati di categoria, hanno addirittura lanciato una petizione online su change.org, in cui hanno chiesto che «non venga cancellata la storia bicentenaria di un glorioso Corpo di Polizia che svolge un servizio importante per la tutela dell’ambiente e per il benessere degli animali». A loro avviso, la Forestale dovrebbe non eliminata, ma rafforzata, accorpando le Polizie Provinciali e i Corpi Forestali delle Regioni e Province a Statuto Speciale. Perché la soppressione del Corpo potrebbe portare a favorire le ecomafie, tutto a discapito della sicurezza ambientale.
TUTELA DEI BOSCHI E DELLE AREE NATURALI - Ma che cos’è, in effetti, il Corpo Forestale di Stato? Esso, istituito nel 1822, è una forza di polizia ad ordinamento civile, specializzata nella tutela del patrimonio naturale e paesaggistico, nella prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale e agroalimentare. Con un personale di circa 8500 unità, il Corpo forestale è preposto alla sorveglianza dei tanti Parchi e delle Aree Naturali Protette del Belpaese, nonché alla tutela delle 130 Riserve Naturali dello Stato: patrimonio imprescindibile – è superfluo ricordarlo – del nostro Paese. E se si pensa ai tanti casi di discariche incontrollate, di sversamenti illegali, di inquinamento delle falde acquifere, di distruzione e deturpamento delle bellezze naturali, di incendi e abusivismo edilizio, si comprende l’importanza di un corpo di polizia preposto a contrastare i reati ambientali.
TUTELA DI FLORA, FAUNA E SICUREZZA AGROALIMENTARE - Non solo: il Corpo forestale svolge anche compiti di polizia venatoria per reprimere il bracconaggio e di controllo sulla pesca nelle acque interne. Garantisce poi l'applicazione della Convenzione di Washington che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e di flora minacciate di estinzione e opera per la prevenzione e repressione delle violazioni in materia di benessere degli animali. Oltre a questi impegni storici, la Forestale è chiamata ad operare su nuove frontiere per reprimere le frodi in danno alla sicurezza alimentare, che rappresentano una minaccia a uno dei settori più importanti del sistema produttivo nazionale: agricoltura di qualità e made in Italy.
TUTELA DELLE MONTAGNE E SOCCORSO SULLE PISTE - Altro compito: la tutela degli abitanti dei territori montali e degli amanti degli sport invernali. In questo ambito, la Forestale si occupa di monitorare il territorio innevato, prevenire il rischio valanghe, ma anche di garantire vigilanza e soccorso sulle piste da sci. Ha anche compiti di polizia giudiziaria e concorre a garantire l’ordine, la sicurezza e il pubblico soccorso.
I NUCLEI DELLA FORESTALE - Le molteplici attività del Corpo Forestale sono coordinate, a livello provinciale, dai Nuceli Investigativi Provinciali di Polizia Ambientale e Forestale, e, a livello centrale, dal Nucleo Investigativo. Il Nucleo Agroalimentare e Forestale si occupa della sicurezza dei consumatori e della corretta applicazione dei regolamenti comunitari in materia agricola e forestale. Esistono poi un Nucleo Investigativo Antincendi boschivi, un Nucleo Operativo Antibracconaggio che tutela la fauna selvatica, un Nucleo Investigativo dei Reati in Danno agli animali, nuclei di controllo che monitorano il commercio internazionale delle specie di fauna e flora in via di estinzione. Infine, la forestale dispone di un servizio Meteomont, istituito per assicurare le condizioni di sicurezza della montagna innevata e prevenire il pericolo di valanghe, nonché di un servizio Saf per la ricerca e il recupero di escursionisti in difficoltà.
IN TUTTA EUROPA, UN’UNICA FORZA DI POLIZIA. IN ITALIA CINQUE - I sostenitori della riforma si appellano al modello europeo, dove esiste una sola forza di Polizia, a fronte delle cinque italiane. Proprio per questo motivo, era addirittura giunta, non troppo tempo fa, al Belpaese una procedura d’infrazione, che ci sarebbe costata 90mila euro al giorno, se non l’avessimo schivata mediante l’attivazione di un servizio sperimentale. Da più di 30 anni si parla di accorpare le centrali operative; da oltre 10 si propone di unificare, addirittura, le forze di Polizia. Da questo punto di vista, il processo di razionalizzazione, iniziato dalla Forestale, darebbe il via a un iter di adeguamento allo status quo del resto del Continente. Ma gli ambientalisti e le opposizioni non ci stanno a toccare le divise, a cominciare dalla Forestale: perché, nel Paese della terra dei fuochi, delle discariche abusive e delle ecomafie, nel Paese che ha appena approvato una legge sugli ecoreati che molti reputano del tutto insufficiente, ci si chiede come, senza un corpo specifico, si potranno contrastare le tante derive criminali che mettono a rischio il nostro patrimonio ambientale.