19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Mafia Capitale

M5S vuole una commissione d'inchiesta sul «Mondo di mezzo»

L'iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa alla Camera. «Vogliamo spingere l'acceleratore sulla vicenda», ha spiegato Alessandro Di Battista, componente del direttorio M5s, rispondendo a una domanda sulla possibile sovrapposizione con i lavori della commissione parlamentare antimafia sulla vicenda di Mafia Capitale.

ROMA (askanews) - Il Movimento 5 stelle vuole una commissione d'inchiesta parlamentare sul «Mondo di mezzo», quel crocevia fra crimine, politica, amministrazioni pubbliche e imprese, reso celebre da una intercettazione dell'inchiesta Mafia Capitale. L'iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa alla Camera. «Vogliamo spingere l'acceleratore sulla vicenda», ha spiegato Alessandro Di Battista, componente del direttorio M5s, rispondendo a una domanda sulla possibile sovrapposizione con i lavori della commissione parlamentare antimafia sulla vicenda di Mafia Capitale. «Noi - ha detto dal canto suo Roberta Lombardi, altra deputata di origine romana - parliamo delle responsabilità politiche che hanno consentito lo sviluppo di Mafia Capitale, l'antimafia indaga sul legame associativo che ha creato condizioni di inquinamento mafioso sul territorio».

La commissione, hanno spiegato i parlamentari 5 stelle, deve avere i pieni poteri di indagine, gli stessi della magistratura esclusi i provvedimenti cautelari nei confronti delle persone, come ogni commissione d'inchiesta. «Mafia Capitale non è questione che riguarda Roma - ha detto ancora Lombardi - è rappresentativa del sistema corruttivo in Italia. E noi chiediamo la presidenza di questa commissione, non può essere affidata ad altri: potete scrivere tutti gli articoli folcloristici su di noi, ma non cancellerete il fatto che noi siamo gli unici onesti, con le mani pulite».

Nel corso della conferenza stampa, gli esponenti del M5s hanno aperto due fronti di polemica. Il primo contro il sindaco di Roma Ignazio Marino. «Cos'altro deve succedere perché si dimetta?», ha chiesto Di Battista, sottolineando fra le altre cose il coinvolgimento del municipio di Ostia nella bufera amministrativa e giudiziaria che ha investito Roma. L'altro punto di scontro è con la maggioranza parlamentare, che sta «svuotando la legge anticorruzione - ha osservato la senatrice M5s Paola Taverna - dagli strumenti che servirebbero. Hanno detto no agli emendamenti sul Daspo per i corrotti, sull'inasprimento delle pene e sull'agente provocatore». Su questi temi la politica, ha aggiunto Lombardi «deve fare i fatti, non gli annunci nei talk show o i tweet».