20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Il leader di Fi lancia un appello per ricompattare il centrodestra

Berlusconi: «Renzi addio. Il Patto del Nazareno è finito»

Silvio Berlusconi lancia un accorato appello al centrodestra. Intervenendo a Bari per appoggiare il suo candidato, Francesco Schittulli, alle elezioni regionali in Puglia, ha invitato tutti i partiti politici alternativi alla sinistra a riunirsi per vincere insieme contro il governo Renzi.

BARI - Silvio Berlusconi lancia un accorato appello al centrodestra. Intervenendo a Bari per appoggiare il suo candidato, Francesco Schittulli, alle elezioni regionali in Puglia, ha invitato tutti i partiti politici alternativi alla sinistra a riunirsi per vincere insieme contro il governo Renzi.

BERLUSCONI: SOLO UNITI VINCEREMO - «Oggi si apre una nuova fase in cui tutti i partiti politici alternativi alla sinistra devono per forza tornare uniti; dentro questo centrodestra nessuno può pensare di vincere da solo, neppure chi oggi vede crescere i propri sondaggi». È stato questo uno dei passaggi più applauditi dell'intervento telefonico di Silvio Berlusconi che ha così espresso il proprio appoggio a Francesco Schittulli, candidato per il centrodestra alle prossime regionali di maggio in Puglia.«Bisogna dire chiaro che ogni corsa solitaria, ogni cedimento all'attivismo politico individualista, condannerebbe tutti i moderati, tutti gli elettori della nostra parte politica, all'irrilevanza", ha chiarito il fondatore di Forza Italia che non ha risparmiato critiche al premier Matteo Renzi. «Oggi a palazzo Chigi c'è un governo presieduto dal segretario di un partito mai eletto dagli italiani: è lì con i voti con cui è diventato sindaco di Firenze. Ha promesso tanto è realizzato molto poco», ha aggiunto il presidente di Forza Italia. «Con lui - ha evidenziato - avevamo sperato di costruite una nuova Repubblica basata su un nuovo rapporto con la sinistra, sulla capacità delle forze politiche di condividere" i cambiamenti per "il Paese». Ma abbiamo imparato a nostre spese che per la sinistra, anche quella di oggi, il partito viene prima del Paese e martedì voteremo contro le riforme e diremo no al pasticcio del Senato», ha promesso.

TOTI: CHI VUOL DIVIDERE FI DAL SUO LEADER È UN MANIACO  - Prima dell'ex cavaliere, dal palco di un multisala della periferia di Bari, si sono alternati diversi politici del centrodestra. «Gli strappi parlamentari di queste ultime ore sono stati un aggravante di un percorso che non solo non è più di condivisione, ma di autoreferenzialità da parte del Pd», ha dichiarato Giovanni Toti che ha lanciato stoccate a Raffaele Fitto, assente alla convention barese e promotore di un altro incontro elettorale previsto per domenica prossima. «Solo un maniaco può pensare di dissociare il simbolo di Forza Italia dal presidente Silvio Berlusconi», ha detto. «Credo - ha aggiunto Toti - non ci sia al mondo né un tribunale, né un avvocato né una persona assennata che possa pensare che Forza Italia non è il partito di Silvio Berlusconi visto che l'ha fondato venti anni fa. Insomma, mi sembra che stiamo parlando di fantascienza». Toti però non è stato il solo ad argomentare sui temi che stanno caratterizzando la politica interna in questi giorni.

QUAGLIARIELLO: LA LEGA È IL PARTITO DELLA DISPERAZIONE, FINCHÈ C'È CRISI C'È SALVINI - E proprio su alleanze e intese elettorali ha detto la sua Gaetano Quagliariello che ha punzecchiato la Lega Nord e il suo segretario, Matteo Salvini. «La sua Lega è il partito della crisi: finché c'è crisi c'è Salvini. Se la crisi viene sconfitta anche questa Lega inizia a perdere consensi», ha affermato piccato Quagliariello. E al no secco di Salvini su un eventuale apparentamento con il partito di Alfano in vista delle prossime elezioni regionali, ha risposto: «La cosa è assolutamente reciproca». E ha spiegato: «Questa Lega è una cosa molto diversa dal passato, paradossalmente Salvini è contro l'Europa ma questo è il fenomeno più europeo che c'è». Ultimo è stato l'intervento del candidato governatore.

SCHITTULLI: OFFRO 5MILA EURO ALLE GIOVANI COPPIE E CURERÒ I MALATI DI TUMORE - «Dobbiamo fare sì che questa Puglia sia la Puglia dei giovani che rimangono e non di quelli che partono: per questo darò 5mila euro alle giovani coppie per dare loro un futuro», ha promesso Schittulli che preferisce glissare sui dissidi interni di Forza Italia e sulle ipotetiche conseguenze negative che potrebbero apportare alla sua campagna elettorale. «Io credo che Forza Italia sia già unita perché sarebbe come se mi chiedeste come nel Pd si può trovare l'unità tra le due anime che esistono. In ogni componente democratica c'è una vivacità, una partecipazione forte e queste significa che è segno di vitalità», ha chiosato l'oncologo che spera di diventare governatore della Puglia a maggio. «Una regione che deve rinascere», ha quasi urlato evidenziando le falle del sistema sanitario regionale. Per questo sul palco, è salita una donna, una malata oncologica che ha raccontato le difficoltà incontrate - dai primi sintomi alla diagnosi del carcinoma - per curarsi tra ospedali chiusi, medici assenti o in ferie. «È solo grazie ad alcuni amici, che conoscevano professori e medici, che ho potuto accedere alle cure», ha narrato con la voce rotta dall'emozione e stringendo la mano di Schittulli, che promette di rinnovare il sistema sanitario regionale attraverso l'abolizione dei super ticket e l'eliminazione delle liste di attesa.