19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Il M5S soddisfatto per la riforma ma teme il ritorno del «nazareno»

Buccarella: «E' sul falso in bilancio che si misurano i patti fra Pd e Fi»

In via Arenula hanno chiuso l'accordo sul falso in bilancio e sulla prescrizione. Spariscono le soglie di non punibilità per il primo, mentre le nuove regole in tema di prescrizione non si applicheranno ai processi in corso (e neanche alle cause in sospeso di Silvio Berlusconi). Ecco cosa ne pensa il M5S: il senatore grillino, Maurizio Buccarella, ha rilasciato un'intervista a DiariodelWeb.it.

ROMA – In via Arenula hanno chiuso l'accordo sul falso in bilancio e sulla prescrizione. Spariscono le soglie di non punibilità per il primo, mentre le nuove regole in tema di prescrizione non si applicheranno ai processi in corso (e neanche alle cause in sospeso di Silvio Berlusconi). Ecco cosa ne pensa il M5S: il senatore grillino, Maurizio Buccarella, ha rilasciato un'intervista a DiariodelWeb.it.

Il governo ha chiuso l'accordo sul falso in bilancio e sono state tolte le soglie di non punibilità: era quello che chiedeva il M5S, siete soddisfatti?
«Se effettivamente le cose stanno così, sarebbe un bel passo in avanti. Riteniamo di aver contribuito anche noi, insieme a tante voci della società civile, a questo traguardo; ma aspettiamo di vedere come sarà formulato

Per quanto riguarda la prescrizione, invece, passi in avanti non ce ne sono: cade la promessa di prevedere più tempo per la punibilità, e sembra che il governo non abbia molta voglia di perseguire questi reati. E' d'accordo?
«Sul punto c'è un emendamento presentato l'anno scorso, nel maggio del 2014, con il quale noi chiediamo per i reati contro la Pubblica Amministrazione il raddoppio dei tempi della prescrizione oggi vigente. Le forze politiche, mi riferisco anche al governo, potrebbero inserire i reati contro la PA – concussione, corruzione e altri – prevedendo il raddoppio della prescrizione ordinaria: è una misura che già esiste per altri reati di rilevanza sociale. Resta però il problema del falso in bilancio, per il quale non si può applicare. Ma se il governo, come dice, intende prevedere la pena massima per il falso in bilancio pari a sei anni – nell'ipotesi più grave – allora sarebbe comunque un buon punto di partenza. Dobbiamo vedere cosa succederà alla Camera, perché lì dovranno affrontare il problema complessivo.»

Con le promesse mancate sulla prescrizione, potremmo dire che Silvio Berlusconi sia stato agevolato – dato che il reato di falso in bilancio non si applicherà ai suoi processi – e che quindi, forse, il Patto del Nazareno non è morto del tutto?
«Noi aspettiamo di vedere i fatti. Sono mesi che in tema di giustizia siamo costretti a inseguire annunci, ma piuttosto che commentare questi ultimi preferisco commentare fatti. Aspettiamo per vedere se il Patto del Nazareno, e le sue ingerenze nell'azione governativa in tema di giustizia – che noi abbiamo sempre sospettato-, è saltato oppure no. Restando sull'annuncio, posso invece dire che valutiamo positivamente la decisione di abbandonare le soglie di non punibilità. Questo passo in avanti sembra piuttosto tradire le aspettative di Forza Italia e del centrodestra.»