20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Autocritica del Partito democratico sulla mafia a Roma

Morassut: «La colpa nel Pd è nelle primarie teleguidate»

L'ex assessore della giunta Veltroni, Roberto Morassut, sostiene che si era consapevoli dell'instaurazione di un sistema di «destra predona» che non amministrava la città, ma la «avvelenava». Quello che non si sapeva erano, però, le dimensioni della struttura, e, soprattutto, che vi fosse un così forte coinvolgimento di esponenti del Pd.

ROMA - L'ex assessore della giunta Veltroni Roberto Morassut commentando, a Sky Tg24, l'inchiesta sulla bufera di Mafia Capitale che s'è abbattuta nei giorni scorsi su Roma, ha affermato che nel Partito democratico più volte è stata affrontata la tematica ma è sempre mancata una decisa e forte opposizione. Sostiene l'ex assessore, infatti: «C'è un tema politico e se ne è parlato nel partito: serviva un'opposizione più radicale e non un'opposizione consociativa. Io l'ho detto spesso. Ma certo non si immaginava che ci fossero delle ricadute giudiziarie di questo tipo».

L'ORGANIZZAZIONE TRIBALE DELLA SPARTIZIONE DEL POTERE - L'ex assessore confessa che si era ben consapevoli dell'esistenza di un'organizzazione prettamente di destra che non mirava ad amministrare la città, quanto piuttosto a portarla al degrado, ma non si immaginavano di certo tali dimensioni. Afferma, infatti, Morassut: «Che si fosse instaurato un sistema di destra predona che non amministrava ma avvelenava città era noto» ma che la questione fosse di queste dimensioni, ha aggiunto Morassut, «non si immaginava»«che ci fosse il coinvolgimento non irrilevante di esponenti del Pd che mi auguro ne escano a testa alta». Le correnti? «Le correnti vanno bene se hanno una loro dignità politica, se esprimono contenuti, ma qui siamo di fronte a un'organizzazione tribale per la spartizione del potere - ha concluso -. Il punto è affrontare la riforma dell'articolo 49 della Costituzione facendo in modo che si possano fare primarie sottoposte a norme di legge».