25 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Dopo venti fumate nere

Grillo entra in gioco per la Consulta

Il Pd ha deciso di mollare Violante. Il presidente del Consiglio ha chiesto l'aiuto del M5S per uscire dallo stallo dei tranelli tesi nel segreto dell'urna dal suo partito e da FI nel corso di venti votazioni per i due giudici costituzionali.

ROMA - Dopo tre mesi di stallo, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, prende finalmente in mano le redini della Consulta. E lo fa con una mossa del tutto inaspettata, quella dell'apertura al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

DECIDA GRILLO PER IL CSM - Afferma il premier: «Dobbiamo prendere atto che la candidatura di Violante ormai va messa in archivio e dobbiamo guardare avanti, ai grillini. Abbiamo un posto nel CSM che possiamo lasciare a loro, e loro saranno ovviamente liberi di scegliersi il candidato che preferiscono. Noi, per la Consulta, dobbiamo indicare due nomi di tecnici puri, nomi di alto profilo, se fossero due donnesarebbe ancora meglio».

M5S: ADESSO DECISIAMO NOI «Fine del gioco delle poltrone per i partiti grazie al MoVimento 5 Stelle. Da mesi chiediamo nomi di alto profilo, super partes, slegati dai giochi della politica, per ricoprire ruoli importanti al Csm e alla Consulta. E dopo venti fumate nere i partiti sono costretti ad abdicare al bene comune». Così il capogruppo M5S alla Camera, Andrea Cecconi. «A noi non importano i nomi e le poltrone, ma persone valide e indipendenti nelle istituzioni di garanzia. Il MoVimento 5 Stelle è abituato a mantenere quanto dice e se verranno fatti nomi degni, noi li voteremo», chiude Cecconi.