Marino sfida Pecoraro: «Firmo le trascrizioni dei matrimoni gay»
E' scontro aperto quello del primo cittadino di Roma, Ignazio Marino, e il Prefetto Giuseppe Pecoraro sulla questione dei matrimoni di persone dello stesso sesso registrate all'estero. Il sindaco domani procederà alla trascrizione delle unioni gay, il Prefetto di Roma: "Gli atti dei Comuni sono privi di valore".
ROMA - Solo qualche giorno fa, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, aveva alzato la voce contro la decisione del Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, di non trascrivere i matrimoni gay firmati all'estero. Marino, insieme ad altri sindaci, aveva deciso di disobbedire all'ordinanza del ministro, e di sfidare così anche il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro.
UN ATTO DOVEROSO - Oggi l'Assessore all'Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale, Estella Marino, intervenendo questa mattina su Radio Popolare Roma, ha affermato che il primo cittadino di Roma procederà domani alla trascrizione - proprio come promesso - delle unioni tra persone dello stesso sesso registrate all'estero, facendo un passo avanti non indifferente in direzione dei diritti gay. Afferma l'Assessore: «Domani il sindaco Marino, con la trascrizione delle nozze gay avvenute all'estero, farà un atto doveroso che io appoggio in pieno: riconoscere i diritti di tutti, diritti che negli altri Paesi dell'Unione europea sono garantiti da leggi nazionali».
UN ATTO SIMBOLICO, MA IMPORTANTE - E aggiunge, ancora l'Assessore all'Ambiente di Roma: «Si tratta chiaramente di un atto simbolico, a cui ne seguiranno altri ma mi auguro che possa essere un passo che, insieme a quello degli altri sindaci, tenga accesa la discussione e porti finalmente all'approvazione di una legge nazionale. Anche perché è chiaro che gli italiani sono più avanti della politica: già molti Municipi della Capitale si sono mossi in tal senso e la maggioranza dei romani interpellati si è dichiarata favorevole alle trascrizioni. Sabato - conclude l'assessore - il sindaco vuole dimostrare ai cittadini di Roma che l'amministrazione è dalla loro parte».
IL PREFETTO: ANNULLO LE TRASCRIZIONI - Giuseppe Pecoraro, Prefetto di Roma, non è, però, d'accordo con l'arbitraria iniziativa del primo cittadino romano e non ci sta alla sfida lanciatagli da Marino: «Farò rispettare la circolare del ministero, annullerò le trascrizioni. Da me nessun giudizio o interferenza politica». Pecoraro aggiunge che farà ciò che deve fare: rispettare la legge. «I matrimoni celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso non sono validi in Italia. Quindi gli atti dei comuni sono privi di valore, nonché illegittimi. io mi limiterò a far rispettare questa disposizione del Viminale, né più né meno».
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