Zingaretti: mi batto per gli interessi dei cittadini nel Lazio
Parla Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, all'indomani dello scontro che ha visto protagoniste le Regioni e l'Esecutivo di Renzi. In un'intervista al Corriere della Sera, si dice pronto a combattere per difendere i suoi cittadini.
ROMA - Parla Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, all'indomani dello scontro che ha visto protagoniste le Regioni e l'Esecutivo di Renzi. In un'intervista al Corriere della Sera, si dice pronto a combattere per difendere i suoi cittadini.
ZINGARETTI: IO STO CON RENZI, MA DIFENDO GLI INTERESSI DELLA REGIONE - «Sgombriamo il campo da un equivoco. Io sostengo il Governo Renzi e sento mia la battaglia di innovazione dell'Italia. Anzi interpreto l'immenso sforzo di rinnovamento che stiamo facendo nel Lazio come parte della stessa strategia e al servizio dell'impegno del Governo». Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, all'indomani dello scontro che ha visto protagoniste le Regioni e l'Esecutivo di Renzi, un inizio di braccio di ferro sui tagli agli enti regionali ipotizzati dall'ex sindaco di Firenze, in una intervista al Corriere della Sera precisa quello che sarà il suo atteggiamento: «combatto».
COMBATTO PER I MIEI CITTADINI - «Io sono il rappresentante dei cittadini del Lazio e combatto per difendere loro, gli sforzi fatti da tutti e in questo non c'entra la politica» di qui «un appello» rivolto «ai parlamentari eletti nel Lazio: vigilino perchè con questi numeri ci saranno ricadute devastanti per i nostri territori». Numeri che Zingaretti snocciola in un'altra intervista al quotidiano La Repubblica e spiega ai lettori: «dire che vuoi tagliare 4 miliardi (che si andrebbero ad aggiungere al miliardo e 600 milioni delle precedenti Finanziarie) significa per forza metter mano ai servizi» dunque «a subire gli effetti saranno i cittadini che si vedrebbero tagliare la sanità, i trasporti per i pendolari, le borse di studio. E' matematico - dice il Governatore del Lazio - la spesa delle regioni è per l'80% sanità, per il 10% trasporti e un altro 10% per tutto il resto». Se questa ipotesi di taglio dunque dovesse concretizzarsi «si vanificheranno i sacrifici sopportati dai cittadini per uscire dal commissariamento della sanità. E' una ipotesi ingiusta» - sottolinea Zingaretti sulle colonne de Il Messaggero.
NON AUMENTERO' LE TASSE - «Non potremo abbassare l'Irpef nel 2016 come avevamo deciso. Noi stiamo lavorando per azzerare il disavanzo della sanità, obiettivo che raggiungeremo nel 2015. Se il taglio di 4 miliardi complessivi rimarrà tale, sfumerà questa ipotesi. E i tagli colpiranno inevitabilmente la sanità».Quanto alla possibilità di aumentare le tasse Zingaretti assicura "io non voglio" e «non lo posso fare perchè nel Lazio proprio per i sacrifici affrontati per eliminare il disavanzo sanitario sono già al livello massimo».
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