27 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Fi incalza il premier

Brunetta: «Caro Renzi, impara dall'America»

Il capogruppo di Fi lancia un appello al presidente del Consiglio. La discussione sulla delega per il lavoro si scontra con una mole infinita di emendamenti, che rischiano di provocare uno stallo parlamentare. Secondo Brunetta, per superarlo il premier dovrebbe avere il coraggio di guardare al modello americano, e rifarsi al congresso d'oltreoceano.

ROMA - Il capogruppo di Fi lancia un appello al presidente del Consiglio. La discussione sulla delega per il lavoro si scontra con una mole infinita di emendamenti, che rischiano di provocare uno stallo parlamentare. Secondo Brunetta, per superarlo il premier dovrebbe avere il coraggio di guardare al modello americano, e rifarsi al congresso d'oltreoceano.

RENZI, HAI IMPARATO LA LEZIONE? -  "O il governo fa una riflessione quantitativa e strategica o si assumerà la responsabilità di aver impallato il Parlamento».La denuncia è del capogruppo di Fi, Renato Brunetta, che al termine della riunione dei presidenti dei gruppi parlamentari di Montecitorio spiega che "siamo alla paralisi dell'attività parlamentare e a causa della scarsa qualità legislativa del governo e dell'eccesso di decreti per di più disomoegenei che portano ad un esame più complicato per le Camere». Brunetta invita il presidente del Consiglio che è in Usa a prendere esempio dal congresso americano: «Renzi tragga lezione da come funziona il congresso Usa e torni con buoni propositi».

SERVE UN LEADER CON MAGGIORE AUTORITÀ - Il capogruppo di Fi richiama l'attenzione del presidente della Repubblica: «in passato ha fatto severi moniti che di recente non abbiamo visto, sarebbe il caso tornasse a compiere quel vaglio di costituzionalità e omogeneità dei decreti» e cita ad esempio il decreto stadio che è diventato «un passpartout per altre esigenze. Questa situazione porta all'impossibilità per il Parlamento di lavorare, a pochi giorni dalla sessione di bilancio abbiamo degli arretrati spaventosi e così non si può continuare». Brunetta invita perciò il governo a riflettere, altrimenti «avrà la responsabilità di aver impallato il Parlamento, cosa che non conviene nè al Parlamento nè al governo».