29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Sel: ora ci pensiamo noi

Scotto: Renzi sul conflitto d'interessi fa lo smemorato

Secondo Arturo Scotto (Sel), «il conflitto di interessi è il grande assente nella discussione sulle riforme. Matteo Renzi negli ultimi mesi ha omesso di rimettere al centro questa questione, che era stata uno dei cavalli di battaglia della sua campagna per le primarie«.

ROMA - «Il conflitto di interessi è il grande assente nella discussione sulle riforme. Matteo Renzi negli ultimi mesi ha omesso di rimettere al centro questa questione, che era stato uno dei cavalli di battaglia della sua campagna per le primarie», lo ha detto il capogruppo di Sinistra ecologia e libertà alla Camera, Arturo Scotto, presentando una iniziativa legislativa del suo gruppo per l'introduzione della disciplina del conflitto di interessi nella Costituzione.

GUERRA AL CONFLITTO D'INTERESSI - Sel propone di modificare l'articolo 54 della Carta, al comma 2, che recita: «I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge». Nel ddl costituzionale «dopo le parole 'con disciplina e onore' sono inserite le seguenti: 'nonché di operare nell'esclusiva cura degli interessi pubblici e in assenza di conflitti di interesse».

MOLTE LE PROPOSTE IN CAMPO - «Oggi è il momento, deve venire prima della seconda lettura alla Camera della riforma costituzionale». Sel chiede «una disciplina molto forte sul terreno della prevenzione e delle sanzioni, bisogna evitare che si ripeta quello che nella seconda Repubblica è diventato una prassi, per questo presentiamo un disegno di legge costituzionale che introduce il conflitto d'interessi nella Carta».Secondo Scotto, per quanto attiene alla riforma della legge ordinaria, "si può convergere su un testo unico e accelerare", dal momento che "ci sono molte proposte di legge già in campo, quella di Bressa, di Civati, del Movimento 5 stelle».