29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
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Grillo: «Belin, Debora»

In Friuli Venezia Giulia è stato approvato l'ordine del giorno che impegna la regione alla sperimentazione di un reddito minimo garantito per la popolazione, a partire dal 2015. Per Grillo, che scrive sul suo blog, è "un grande successo del M55" che la presidente Pd, Debora Serracchiani, tenta di ridimensionare a suo vantaggio.

ROMA -  Beppe Grillo arriva a Roma per incontrare i suoi parlamentari e decidere la linea del M5s in vista della settimana decisiva per le riforme. Non rinuncia agli attacchi diretti, il leader del movimento pentastellato, e dopo aver apostrofato il premier Matteo Renzi definendolo "Capitan Rottame", a proposito della sua visita a Genova per l'arrivo della Concordia, se la prende anche con la presidente dem del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. 

Grillo: Guerra aperta a Debora - «Belin, ragazzi. La Serracchiani è straordinaria. Io non ho più parole...". scrive Grillo, via facebook, ricorrendo alla più classica delle imprecazioni genovesi per mettere all'indice il tentativo di Deborah Serracchiani, governatrice del Friuli Venezia Giulia e vicesegretario Pd fra i protagonisti del tavolo di trattativa sulle riforme, per aver tentato di ridimensionare il ruolo svolto dai pentastellati nell'approvazione dell'ordine del giorno, in consiglio regionale, che impegna il Friuli al reddito minimo garantito.

«In Friuli Venezia Giulia - è scritto nel comunicato M5S del Friuli - abbiamo ottenuto una grande vittoria. E' stato approvato l'ordine del giorno sul reddito minimo garantito che impegna la giunta ad attivarsi per reintrodurre la sperimentazione di forme articolate di sostegno al reddito, per contrastare e prevenire il fenomeno della povertà. Grazie al nostro pressing, dal 2015, partirà la sperimentazione del sostegno. Un grande successo del MoVimento 5 Stelle che ha dato grande fastidio alla maggioranza di centrosinistra e, in particolare, alla presidente Serracchiani. La notte scorsa, in Aula, si è lanciata in una scomposta invettiva per sminuire il nostro lavoro. Un tentativo, mal riuscito, di oscurare una vittoria politica che è sotto gli occhi di tutti. Probabilmente a causa della stanchezza, Debora Serracchiani ci ha accusato di proclamarci "migliori degli altri per il fatto di non avere esperienza", solo per aver nuovamente messo in discussione le indennità di consiglieri regionali.»

«C'é del marcio nella storica convenzione mediocredito-Confindustria» - « In realtà, se c'è qualcuno che presume di essere migliore di tutti gli altri, delegittimando il lavoro dei consiglieri regionali, e imponendo leggi e riforme che il Consiglio non può far altro che ratificare, è proprio la presidente», ha aggiunto Grillo: «Non abbiamo ancora imparato a esser indagati o condannati per danno erariale, né a proporre emendamenti per acquistare treni inutili, né a voltarci dall'altra parte invece di vigilare sulle voragini di bilancio di alcune partecipate. E il riferimento a Ziac e Mediocredito non è puramente causale", scrive Grillo. Il riferimento del leader del M5s è all'accordo siglato tra Mediocredito e Confindustria, con l'obiettivo di fornire alle aziende partecipanti linee di finanziamento ad hoc a medio termine, una convenzione storica firmata stamane nella regione.