16 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Caso Ruby

Brunetta: «E ora la Grazia!»

I giudici della Corte d'Appello hanno assolto Berlusconi da tutti i reati, perché "il fatto non sussiste". Grande giubilo ed esultanza nel centrodestra.

ROMA - Clamorosa sentenza in appello per il caso Ruby: i giudici assolvono Berlusconi da tutti i reati. In primo grado la sentenza era stata di sette anni, ma ora i magistrati della seconda sezione penale, presieduta da Enrico Tranfa, hanno ribaltato completamente la decisione affermando che: «Il fatto non sussiste».

Toti: Giustizia è fatta!
Non nasconde l'esultanza Giovanni Toti, eurodeputato e consigliere politico di Fi: «Finalmente! Giustizia è stata fatta. L'assoluzione del presidente Berlusconi decretata oggi dalla Corte d'Appello di Milano, dopo 20 anni di accanimento giudiziario, compensa in parte la macchina del fango montata in questi anni. Quello che era evidente per noi ora lo è per tutti».

Brunetta: E ora la grazia
«Chiediamo - ha spiegato Renato Brunetta ai microfoni di Radio Radicale - una commissione di inchiesta parlamentare per far luce su quell'insieme di forze che hanno portato alla caduta di un governo legittimo, forze che hanno condizionato la magistratura, che hanno condizionato le alte istituzioni dello stato, forze italiane e forze fuori dall'Italia che hanno violentato la nostra democrazia».
«Berlusconi è innocente. E adesso commissione d'inchiesta, adesso la grazia
- ha insistito - per quest'uomo che ha pagato un prezzo altissimo per la libertà. Adesso operazione verità. Dobbiamo ancor calendarizzare questa proposta sulla commissione d'inchiesta, dipende da Renzi e dipende dal Presidente della Repubblica. Faccio appello al presidente del Consiglio Renzi perché dica di sì alla commissione parlamentare d'inchiesta sul colpo di Stato che ha colpito l'Italia. Faccio domanda formale al presidente Renzi, dica di sì attraverso il suo partito alla commissione di inchiesta».

De Girolamo: Silvio è una vittima
Alle parole di Brunetta fanno eco quelle del presidente dei deputati Ncd, Nunzia De Girolamo: «Con queste sentenza si pone finalmente e giustamente fine a una vera e propria persecuzione giudiziaria nei confronti di Silvio Berlusconi. E di questo sono molto felice».
E prosegue: «Da domani, ancor di più, Parlamento e Governo devono mettere tutte le forze in campo affinché si arrivi a una riforma della giustizia che aspettiamo da troppo tempo, perché non ci sia più un altro caso Berlusconi. La vita di nessuno, privata e pubblica, può essere lasciata per anni nelle mani di qualche magistrato e alla mercé della pubblicazione delle intercettazioni. In un Paese civile compito della magistratura non è certo dimostrare tesi prestabilite o giudicare stili di vita. Aspettiamo la sinistra alla prova dei fatti per sapere se si è finalmente liberata dell'ossessione di Berlusconi».