Delrio strizza l'occhio ai «ribelli» di Sel
E' possibile, che la maggioranza si allarghi a sinistra, il Pd non va «a caccia di parlamentari», ma sono «benvenuti» coloro che decidono di appoggiare anche singole misure del governo, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
ROMA - E' possibile, che la maggioranza si allarghi a sinistra, il Pd non va «a caccia di parlamentari», ma sono «benvenuti» coloro che decidono di appoggiare anche singole misure del governo. Lo ha detto a 'Otto e mezzo' Graziano Delrio, commentando il voto di Sel a favore del decreto Irpef.
NON ANDIAMO A CACCIA DI PARLAMENTARI - Delrio ha detto: «E' possibile (un allargamento della maggioranza, ndr), non è detto. I parlamentari che desiderano appoggiare, anche temporaneamente, le misure del governo sono benvenuti. Non andiamo a caccia di parlamentari. Credo - ha aggiunto - sia la conseguenza di quello che il popolo ha dato come messaggio, 'guardate che questo sforzo va aiutato'. Credo che i parlamentari stiano riflettendo in questi giorni se stare in questa ottica di dare più fiducia al governo o mantenere le posizioni».
SU LEGGE ELETTORALE PICCOLE MODIFICHE - La riforma elettorale votata dalla Camera può essere anche corretta al Senato, ma non è pensabile che si cambi «il 100%», ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del consiglio: «La maggioranza che lo ha concordato può definire delle modifiche, ma non può diventare un pastrocchio. Quelli che hanno condiviso la riforma decidono le eventuali modifiche. L'equilibrio trovato è frutto delle idee che abbiamo, non ci sono maggioranze variabili. Le idee che abbiamo non sono improvvisate. Se uno mi chiede 'cambia idea al 100%'... no. Se mi chiedono delle correzioni vediamo».
CONFLITTO INTERESSI NON È PRIORITÀ - Disciplinare il conflitto di interessi non è certo una priorità in questo momento, secondo Delrio. Il sottosegretario ha risposto così quando gli è stato chiesto se il governo ha in programma di intervenire su questo punto: «Il conflitto d'interessi è certamente un problema che dobbiamo porci, ma al momento ci sono altre priorità. Abbiamo altre priorità in questo momento, vorrei che non parlassimo sempre di Berlusconi».
SU ALFANO POLEMICHE STERILI - Non esiste un 'caso Alfano' sull'arresto del presunto assassino di Yara, Delrio parla di un «caso montato sul nulla». Il sottosegretario alla presidenza del consiglio spiega: «Credo che Alfano non abbia combinato nessun pasticcio, ha dato un annuncio, non ha rivelato nessun segreto giudiziario. Un caso montato sul nulla».
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