29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Forza Italia

Berlusconi annuncia contatti con Renzi sulle riforme

Il leader di Fi: «Renzi mi ha fatto sapere di essere disponibile a nuovo incontro» sulle riforme «ma insiste che Romani e Boschi si ritrovino ancora per cercare un punto che va bene a entrambi». Quanto al Movimento 5 stelle, l'ex premier taglia corto: «Grillo ci fa paura e basta. Non credo che possa portare avanti nessun progetto serio in nessuna direzione»

ROMA - «Renzi mi ha fatto sapere di essere disponibile a nuovo incontro» sulle riforme «ma insiste che Romani e Boschi si ritrovino ancora per cercare un punto che va bene a entrambi». Lo dice Silvio Berlusconi in una conferenza stampa. «Il programma e che Romani incontri la Boschi e trovino l'accordo, se l'accordo non sarà trovato ci incontreremo con Renzi», ha precisato il leader di Forza Italia. Quanto al Movimento 5 stelle, l'ex premier taglia corto: «Grillo ci fa paura e basta. Non credo che possa portare avanti nessun progetto serio in nessuna direzione».

RENZI POSSIBILISTA SU PRESIDENZIALISMO - Sul Senato «c'è ancora da trovare l'accordo» sul sistema di elezione dei senatori «ma sono sicuro che lo troveremo», ha continuato l'ex premier. «Renzi e il governo di sinistra accolgano questa nostra proposta» sul presidenzialismo», «se ci fosse accordo su questi emendamenti, che si possono anche cambiare, si darebbe al Paese un sistema snello. Anche il presidente Renzi in un'intervista ha detto: 'Il sistema semipresidenzialista è un punto di riferimento di larga parte della sinistra'. Io ho avuto modo di accennarne a Renzi in due occasioni e lui non ha escluso, ha detto 'forse non è il momento adesso'».

NOSTRA RIFORMA E' PRESIDENZIALISMO - «Forza Italia - afferma Berlusconi in una dichiarazione - ha mantenuto e mantiene gli impegni assunti con Renzi, c'è l'accordo sul voto di fiducia, sulla non approvazione delle leggi, sui minori costi a cui arrivare, c'è invece ancora da trovare l'accordo sul sistema di elezione dei senatori, sono sicuro che lo troveremo. Ma noi vogliamo fare un grande passo in avanti: chiediamo - sottolinea - che accetti l'elezione diretta del presidente della Repubblica come nuova architrave dell'organizzazione dello Stato con poteri di direzione politica. Chiediamo al governo di accettare la nostra proposta per l'elezione diretta del presidente della Repubblica. E' una soluzione fondamentale per ragioni storiche, politiche e istituzionali».

ITALIA E' PRONTA - «Riteniamo che l'Italia sia pronta, che le riforme del governo senza il presidenzialismo non siano sufficienti e che questa proposta sia la condizione per un vero ammodernamento del Paese. L'Italia ha bisogno di riforme costituzionali profonde. E' necessario un disegno complessivo. Una riforma globale, che comprenda pesi e contrappesi. Credo si debba essere tutti d'accordo sul fatto che le riforme che aspettiamo da quarant'anni non si possono ridurre ad una trasformazione del Senato in un dopolavoro di consiglieri comunali o regionali», afferma Berlusconi. «La riforma complessiva - insiste - deve avere un perno da cui il resto discende e noi riteniamo che il presidente eletto direttamente a suffragio universale sia il contrappeso unitario al decentramento federale». La proposta sul presidenzialismo non è conditio sine qua non per le riforme, «perché abbiamo preso un impegno e noi gli impegni li manteniamo». ​

IL TRIPLICE PERCORSO DI FI - Quindi il leader di Fi ha illustrato la strategia del partito: «Vogliamo le riforme ma vogliamo delle buone riforme. La nostra strategia comporta tre percorsi paralleli: ripresentazione in Senato dei nostri emendamenti per l'elezione diretta del capo dello Stato. Secondo: presentazione di una proposta di legge costituzionale. Terzo: un referendum con cui chiedere ai cittadini se approvano la scelta presidenzialista».