I mal di pancia del Ncd dopo l'apertura di Grillo a Renzi
«Penso soprattutto che abbiano preso coscienza del risultato elettorale. Vogliono evitare di finire nell'ombra, ora che l'area rivoluzionaria è stata più che doppiata dall'area di governo. La democrazia rappresentativa ha sconfitto la rivoluzione», dice Gaetano Quagliariello. De Girolamo ha aggiunto: «L'auspicio è che non si perda la bussola»
ROMA - Il Nuovo centrodestra è entrato in fibrillazione dopo il post sul blog di Beppe Grillo, dove il Movimento 5 stelle ha dato la sua disponibilità a interloquire in materia di legge elettorale.
QUAGLIARIELLO, E' SOLO SPOT - «Vedremo. Penso soprattutto che abbiano preso coscienza del risultato elettorale. Vogliono evitare di finire nell'ombra, ora che l'area rivoluzionaria è stata più che doppiata dall'area di governo. La democrazia rappresentativa ha sconfitto la rivoluzione», dice il coordinatore nazionale del Ncd, Gaetano Quagliariello, in una intervista al Mattino.
NO A DOPPIE MAGGIORANZE - «Questa apertura, tutto sommato - prosegue - rende ancora più evidente ciò che noi del Ncd diciamo da sempre. Se si vuole evitare il caos primordiale, la babele, c'è una unica strada da percorrere: le regole si fanno con tutti, nessuno ha il diritto di veto ma si cerca prima un accordo all'interno della maggioranza e poi ci si confronta con le altre forze parlamentari. Non possono coesistere due maggioranze, una per governare e l'altra per le riforme».
I PRO E I CONTRO DELLA PROPOSTA M5S - Quanto alla proposta di legge elettorale dei grillini, il coordinatore di Ncd dice: «Il sistema elettorale non può essere avulso da un progetto di riforma costituzionale. Anzi, solo sapendo quale sarà il sistema bicamerale e la forma di governo possiamo immaginare la legge più adatta. L'iter per una riforma complessiva era arrivato quasi al traguardo, e se non è andato in porto è soltanto per il no di Forza Italia. Se noi del Ncd ora riproponiamo il semipresidenzialismo, partendo da una legge di iniziativa popolare, è proprio perché vogliamo porre il tema innanzitutto nella maggioranza di governo». La riforma del porcellum proposta dal M5S sta, sottolinea Quagliariello, «si incentra molto sulla scelta dei candidati e questo è un aspetto su cui siamo pronti a ragionare. Da sempre puntiamo a restituire agli elettori la libertà di scelta».
DE GIROLAMO, NON SI PERDA BUSSOLA - La capogruppo di Ncd alla Camera Nunzia De Girolamo spiega: «L'apertura di Grillo può essere ritenuta una nuova chance di dialogo al fine di rendere inclusivo, di tutte le forze politiche in Parlamento, il dibattito costruito intorno al processo di riforme strutturali avviato dal governo». De Girolamo ha aggiunto: «L'auspicio è che non si perda la bussola e si rispetti la priorità di quelle forze che, con grande senso di responsabilità, fin dal primo momento hanno contribuito alla costruzione di una maggioranza solida che potesse finalmente agire nell'interesse del Paese».
CICCHITTO, M5S IN DIFFICOLTA' FA PROPAGANDA - Il deputato Ncd Fabrizio Cicchitto attacca: «E' chiaro che la mossa del M5S sulla legge elettorale e sulle riforme costituzionali per un verso deriva dalla battuta d'arresto avvenuta alle recenti elezioni, per altro verso è motivata da ragioni propagandistiche».
PISO, NECESSARIO NUOVO CONFRONTO - Vincenzo Piso, deputato del Nuovo Centrodestra e membro dell'Ufficio di Presidenza del Gruppo commenta: «Grillo e Salvini tornano sui propri passi e annunciano di voler dialogare con Renzi, mentre Forza Italia si posiziona a seconda delle convenienze: in questa Babele politica è necessario tornare a un confronto reale e diretto, quello che il Nuovo Centrodestra ha sempre messo al centro della propria azione, assumendosi la responsabilità di stare al governo per realizzare le riforme in un momento di grande difficoltà per il Paese».
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