Fassina, Renzi e il principio di maggioranza
Stefano Fassina all'assemblea del PD: «Nessuno vuole sprecare una grande opportunità, è sacrosanto il principio di maggioranza ma impariamo ad ascoltarci sul serio». Renzi su riforme: «Il PD è un partito non un movimento anarchico». Civati: «Su Mineo prepotenza ma sconsiglio gruppi autonomi»
ROMA - «Nessuno vuole sprecare una grande opportunità, nessuno mette in discussione la rilevanza di Renzi sul risultato elettorale ma impariamo ad ascoltarci, è sacrosanto il principio di maggioranza impariamo ad ascoltarci sul serio». Lo ha detto Stefano Fassina all'assemblea del Pd parlando della vicenda della sostituzione di Corradino Mineo in commissione al Senato.
TUTTI VOGLIAMO LE RIFORME - «Tutti siamo impegnati affinchè l'agenda delle riforme vada avanti - ha detto Fassina - tutti siamo consapevoli, tutto il Pd con grande determinazione e fiducia affronta questa sfida ma imparare a far convivere tra noi il principio di maggioranza, per decidere e il pluralismo interno, non intendo l'eredità correntizia ma il pluralismo di punti di vista e culture e sensibilità. Sgombriamo il campo dalle caricature: non possiamo portare a sintesi la pluralità se rappresentiamo le posizioni con le caricature, tutti nel Pd vogliamo le riforme e non siamo divisi tra innovatori e la palude, tutti vogliamo il cambiamento che è necessario, ma la distinzione non è tra cambiamento e conservazione, il tema è quale cambiamento? Perchè può essere regressivo». E comunque secondo Fassina «il confronto ci fa bene, ci serve quando qualcuno fa proposte diverse dalla linea ufficiale e non lo fa perchè vuole boicottare o cerca visibilità o fa capricci ma perchè ha un'idea diversa».
PARTIAMO DALLA POLITICA - Infine l'esponente dem ha spiegato che nessuno «ha proposto il bicameralismo perfetto, evitiamo capri espiatori, partiamo dalla politica: quale maggioranza sostiene le riforme, è ancora vigente il patto del Nazareno? Senatori di Fi mi hanno detto che sostengono la proposta Chiti. Su quale testo ci misuriamo? Nella discussione al Senato è emerso il nodo sull'elezione indiretta che insieme a una Camera nominata sta sotto il livello minimo necessario di garanzie. E un punto politico o si affronta solo con una sostituzione? Se mettiamo insieme Senato e legge elettorale ritroviamo l'unità».
RENZI: PD NON È MOVIMENTO ANARCHICO - «Nessuno espelle nessuno, nessuno esautora nessuno in questo partito, se in commissione c'è lo scarto di un voto e si è discusso per dozzine di assemblee è legittimo che un senatore rivendichi la libertà di coscienza ma ci fa la cortesia di non mandare sotto la maggioranza in commissione: questo è un partito non è un movimento anarchico. Questa è la differenza, noi non mandiamo via nessuno». Matteo Renzi parlando all'assemblea nazionale del Pd ha toccato anche la scottante questione della sostituzione di Corradino Mineo in commissione Affari costituzionali con la successiva autospensione di altri 13 senatori per solidarietà.
CIVATI: SCONSIGLIO GRUPPI AUTONOMI - «La questione di Mineo ha assunto toni scandalosi. La riforma del Senato è una questione delicata e va sottoposta all'attenzione di tutti, non discussa in una riunione dai toni molto prepotenti». Lo ha detto Pippo Civati, arrivando all'Assemblea del partito democratico all'Ergife di Roma.
«C'è un pò di imbarazzo per i metodi - ha spiegato Civati - bisogna abbassare i toni». Ma sulla questione di nuovi gruppi autonomi a Palazzo Madama il deputato dem ha aggiunto: «Li sconsiglio vivamente».
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