Il Governo incassa la fiducia sul ddl Province
Palazzo Madama ha votato con 166 sì e 133 no per il riordino degli Enti locali. Il provvedimento torna ora alla Camera in terza lettura. Il nuovo testo prevede non la soppressione del consiglio provinciale e della figura del presidente della provincia (tutti incarichi svolti comunque a titolo gratuito), ma la loro elezione in forma indiretta da parte del nuovo istituto dell'assemblea dei sindaci
ROMA – Il Senato ha dato la fiducia al governo sul disegno di legge per il riordino delle Province con 160 sì e 133 no. Il provvedimento, modificato nel passaggio a Palazzo Madama, torna ora alla Camera in terza lettura. Dopo il voto con brivido di martedì, il governo ha deciso di non rischiare e ha optato per porre la fiducia.
NOMINA SARÀ POLITICA - Il nuovo testo prevede che «il presidente della provincia, la giunta provinciale, in carica alla data di entrata della presente legge restano in carica a titolo gratuito fino al 31 dicembre 2014». Per il futuro la legge prevede poi non la soppressione del consiglio provinciale e della figura del presidente della provincia (tutti incarichi svolti comunque a titolo gratuito), ma la loro elezione in forma indiretta da parte del nuovo istituto dell'assemblea dei sindaci.
- 02/05/2019 Di Maio duro con Salvini: «Province? Sono uno spreco, chi le rivuole si trovi un altro alleato»
- 30/12/2018 Iacop (Pd): «Fedriga umilia i sindaci, 'Province speciali' tutori dei Comuni»
- 26/11/2018 Salvini pensa a ripristinare le province. Ecco il caos generato dalla «riforma Delrio»
- 15/01/2015 Provincia, sede in vendita