Bonino: «300 profughi siriani in Italia non risolvono il problema dei rifugiati»

BEIRUT - «Quando milioni di persone sono in movimento, accogliere 200-300 persone non risolve il problema». E' quanto ha spiegato il ministro degli Esteri Emma Bonino, a margine del suo incontro a Beirut con l'omologo Adnan Mansour, riguardo alla possibilità che l'Italia accolga un certo numero di profughi siriani.
Bonino ha precisato che la visita di oggi rappresenta l'occasione «per verificare con le autorità libanesi l'impasse e le difficoltà che riguardano l'arrivo di più di 900.000 rifugiati siriani, che comportano una complicazione politica, oltre a un peso finanziario e un problema umanitario e di sicurezza».
«E' come se in Italia arrivassero 15 milioni di persone in due anni. Vuol dire che diventa un altro paese», ha commentato la titolare della Farnesina.

A Roma riunione per rafforzamento forze armate Libano - «L'Italia è interessata a convocare una riunione per il rafforzamento delle forze armate libanesi nella data, al livello e con la composizione ritenuta più utile dalle autorità libanesi».
La titolare della Farnesina ha ricordato che il 5 marzo si svolgerà a Parigi una riunione internazionale per il sostegno al Libano, ma quella sarà una conferenza «a livello politico».
A Roma si svolgerà invece una riunione a «livello più tecnico» e i funzionari dei ministeri degli Esteri e della Difesa discuteranno «su quando sarà più utile convocarla».

Stabilità istituzioni è fondamentale - «La stabilità è un elemento importante soprattutto in un contesto regionale fragilissimo, dove le istituzioni giocano un ruolo importante»: è quanto ha detto il ministro degli Esteri, parlando a margine del suo incontro a Beirut. «Non è mio compito dare consigli di affari interni, ma sarebbero gli stessi che darei al mio paese», ha sottolineato, facendo riferimento alla stabilità.