18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Famiglia | Adozioni internazionali

Adozioni Congo, Bonino: stiamo tentando di tutto

Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Emma Bonino - intervistata da RaiNews24 - ricordando tuttavia che il problema è «convincere» il paese africano «a cambiare una norma che autonomanente ha deciso alla fine di settembre»

ROMA - «Stiamo veramente tentando di tutto» per sbloccare la situazione delle 24 coppie italiane ferme in Repubblica democratica del Congo da inizio novembre per adottare un bambino: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Emma Bonino - intervistata da RaiNews24 - ricordando tuttavia che il problema è «convincere» il paese africano «a cambiare una norma che autonomamente ha deciso alla fine di settembre».

IMPEGNO KYENGE - La norma in questione è uno stop di un anno, entrato in vigore il 25 settembre, agli espatri dei minori congolesi, dopo una serie di irregolarità riscontrate nelle adozioni internazionali. Bonino ha ricordato che è in corso un'intensa attività diplomatica, con contatti e colloqui avuti con il primo ministro congolese e vari ministri competenti, mentre un «impegno orale» ottenuto dalla collega per l'Integrazione Cecile Kyenge è stato «rimangiato» dalle autorità locali.

CE LA METTIAMO TUTTA - La titolare della Farnesina ha affermato che, vista la situazione delicata per i connazionali, che si trovano a Kinshasa da oltre un mese e manca loro solo il visto di uscita della Direzione Generale della Migrazione (DGM) congolese per portare in Italia i bambini adottati, l'ambasciatore Pio Mariani è rimasto nella capitale congolese e non è venuto all'annuale conferenza degli ambasciatori che si è svolta a Roma.
«Noi ce la mettiamo tutta, ma non possiamo imporre di cambiare una legge, per quanto drammatica e dolorosa possa essere per i bambini e le famiglie» italiane coinvolte, ha concluso Bonino.