19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
UNIONE EUROPEA

Il portavoce di Rehn ripete: «Sul criterio del debito l'Italia ha uno scarto del 0,4% del Pil»

RP | RP | O'Connor: «Non posso che ripetere quello che la Commissione ha detto alla presentazione del nostro parere all'Eurogruppo, il 15 novembre scorso: l'Italia è grosso modo in linea con gli obiettivi di deficit. Sappiamo che c'è questa spending review in corso. A febbraio vedremo se il governo avrà deciso di anticipare al 2014 l'attuazione dei risparmi previsti»

BRUXELLES - La Commissione europea ha ribadito che l'Italia deve compiere uno «sforzo supplementare» per centrare gli obiettivi di correzione del debito pubblico. «Non posso che ripetere quello che la Commissione ha detto alla presentazione del nostro parere all'Eurogruppo, il 15 novembre scorso: l'Italia è grosso modo in linea con gli obiettivi di deficit. Ma sul criterio del debito - ha detto il portavoce del commissario agli Affari economici Olli Rehn, Simon O'Connor - ci sta uno scarto di circa 0,4 punti di Pil di sforzo strutturale supplementare che bisognerebbe fare per dire con certezza che l'Italia è in carreggiata per raggiungere obiettivo sul debito 2014».

O'Connor, durante la conferenza stampa di metà giornata a Bruxelles, è stato interpellato sulle valutazioni dell'Ue sui conti italiani, che in questi giorni hanno portato a scambi a distanza tra Rehn, il presidente del consiglio Enrico Letta e il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni.

A FEBBRAIO VALUTIAMO SPENDING REVIEW - Proprio questo «scarto» che c'è tra Ue e Roma nel valutare il percorso del debito-Pil fa sì che Bruxelles continui a prevedere che nel 2014 in Italia il rapporto non segnerà riduzioni, ma anzi aumenterà. E in base a questo l'Ue ha omesso di raccomandare a favore della penisola la cosiddetta «clausola di flessibilità» sul bilancio, che consentirebbe qualche margine di spesa in in più. Il governo conta invece di conseguire una riduzione del debito-Pil già dal 2014 grazie all'effetto combinato dei proventi delle privatizzazioni previste e al processo di revisione della spesa (spending review). Su questi piani Bruxelles ha mantenuto una posizione aperta ma prudente: «Sappiamo che c'è questa spending review in corso - ha detto O'Connor - e abbiamo detto che nelle prossime settimane guarderemo l'evoluzione del quadro. La prossima scadenza sarà con le nostre previsioni invernali, che presenteremo a febbraio. Lì vedremo se il governo avrà deciso di anticipare al 2014 l'attuazione dei risparmi previsti dalla spending review, se avrà fornito dettagli sui risparmi».