26 aprile 2024
Aggiornato 08:00
GOVERNO LETTA

«O il nostro Paese riacquista la dignità della politica, oppure dominano solo individualismo e populismo»

RP | RP | Letta: «Sono sentimenti che distruggono la cosa comune. Il 2014 sarà l'anno della riscossa della buona politica». Sull'Ue: «L'anno prossimo sarà di svolta perché insieme dovremo decidere se mettere la benzina per portare la macchina europea ad una svolta basata su crescita, lavoro e solidarietà, valori finora messi ai margini»

VENEZIA - Con la fiducia che Enrico Letta tornerà a chiedere al Parlamento «dovremo stabilire l'agenda per l'anno prossimo, ed è mia intenzione cambiare il registro» per una vera e propria «svolta», ha detto il premier nel suo discorso al congresso del Partito socialista italiano (Psi) in corso a Venezia.

2013 IN DIFESA - Letta ha ricordato che «il 2013 è cominciato economicamente nella situazione che conosciamo e politicamente nell'impasse totale delle elezioni di febbraio. Il 2013 l'abbiamo giocato in difesa, ma ci siamo conquistati la possibilità di poter giocare la seconda parte all'attacco. Voglio giocare all'attacco sia sulle riforme economiche che su quelle politiche e istituzionali. Abbiamo l'occasione per arrestare dopo tanti anni il declino e ricominciare a crescere, ci sono le condizioni per cui si possa arrestare l'emorragia di posti di lavoro, per cui si possa ripartire sulle riforme istituzionali e politiche».

POLITICA RIACQUISTI DIGNITA' - Secondo il presidente del Consiglio: «O il nostro Paese riacquista la dignità della politica e della gestione della cosa comune, oppure dominano solo individualismo e populismo. E sono sentimenti che distruggono la cosa comune. Il 2014 sarà l'anno della riscossa della buona politica».

Quindi il capo del governo ha commentato: «In Europa c'è un grandissimo bisogno di Italia», e l'Italia con il semestre di presidenza nella seconda metà del 2014 «farà vedere all'Europa cosa significa avere un'Italia leader».

UE PASSERA' A CRESCITA - «Il 2014 sarà un anno che in un senso o nell'altro segnerà la storia dell'Europa, ha detto Letta. La vicenda europea è complessa, servono impegno e determinazione, e soprattutto serve una svolta che le forze progressiste devono dare, dopo essere stati ai margini della vicenda europea per 5 anni, con un'Europa caratterizzata soltanto dalle parole rigore e austerità. L'anno prossimo sarà di svolta perché insieme dovremo decidere se mettere la benzina per portare la macchina europea ad una svolta basata su crescita, lavoro e solidarietà, valori finora messi ai margini».

Infine il premier ha ricordato che all'Europa serve «un'Italia che sia in grado di guidare questa svolta». Il prossimo anno «il nostro Paese tornerà centrale in Europa con la presidenza della Ue e se saremo a posto con la nostra economia, con i nostri conti e le nostre istituzioni, faremo vedere cosa vuol dire un'Italia leader in Unione europea».