1 agosto 2025
Aggiornato 04:00
Primarie del Pd

Renzi ribadisce: «Siamo stati dei good guys. Ora è il momento di chiedere. Senno'...finish»

RP | RP | Il candidato alla segreteria del Pd: «Oggi il governo delle larghe intese è saltato sia con il ritiro di Forza Italia (Fi) sia perché Berlusconi non c'è più. Allora questo esecutivo non può continuare ad andare avanti facendo finta che tutto sia rimasto uguale. Bisogna dare una svolta. Bisogna fare finalmente le cose che servono»

FIRENZE - «Questo governo è nato in modo un po' strano, è nato come un governo di larghe intese, tutti insieme per fare le riforme e arrivare alla guida del semestre europeo, dal 1 luglio a 31 dicembre del 2014. Oggi il governo delle larghe intese è saltato e con il ritiro di Forza Italia (Fi) e Berlusconi non c'è più un governo di larghe intese. Allora questo governo non può continuare ad andare avanti facendo finta che tutto sia rimasto uguale. Bisogna dare una svolta. Bisogna fare finalmente le cose che servono». Così Matteo Renzi in un colloquio con il Corriere della Sera.

NOI GOOD GUYS, MA ORA FINISH - Il candidato alla segreteria del Partito democratico (Pd) ha spiegato che il suo partito «in questi mesi, in queste settimane è stato molto prudente, paziente, responsabile. Ok, siamo stati dei 'good guys', dei bravi ragazzi. Però adesso è il momento di chiedere che le cose si facciano, e quindi ci faremo sentire. Senno'...finish».

CUPERLO E' SINISTRA VECCHIA - Poi il sindaco di Firenze ha replicato al suo sfidante, Gianni Cuperlo, che lo ha accusato di essere il «volto della nuova destra»: «La sinistra che hanno in mente loro è una sinistra che ha sempre perso». Io credo che sia molto di sinistra scommettere sulle donne come stiamo facendo qua a Firenze - ha spiegato - investire sugli asili nido, investire in cultura, start-up. Stiamo facendo molte cose che sono di sinistra, che sono l'investimento sul domani. C'è una parte della sinistra che vuole la sinistra vecchia maniera, la sinistra tutta legata al passato. Quella sinistra lì vogliamo sconfiggerla».