«La sinistra sta compiendo un colpo di Stato in Parlamento»
RP | RP | RP | Berlusconi sul voto di decadenza: «Partendo da una sentenza politica, che io ho definito criminale, si punta a sottrarre al centro-destra il leader capace di vincere le elezioni. Quindi io credo che la realtà valga su tutto, prevalga su qualunque opinione ed espressione»
ROMA - «Io non vedo come si possa chiamare in modo diverso da colpo di Stato, quello che sta succedendo ad opera della sinistra in Parlamento, partendo da una sentenza politica, che io ho definito criminale, e che punta a sottrarre al centro-destra il leader capace di vincere le elezioni, spianando così la strada alla conquista definitiva del potere da parte della sinistra. Quindi io credo che la realtà valga su tutto, prevalga su qualunque opinione ed espressione». Silvio Berlusconi ha ribadito così, questa mattina a Prima di tutto su Radio 1, la propria posizione sul voto di mercoledì in Senato sulla sua decadenza, anche dopo che il presidente Giorgio Napolitano, con una nota del Quirinale ha detto che «non esistono le condizioni» per concedere, la grazia.
IGNOMINIA DEI SERVIZI SOCIALI - Sabato Berlusconi aveva dichiarato di aspettarsi un «motu proprio» da parte del presidente della Repubblica che, aveva detto il cavaliere, «non dovrebbe avere un attimo di esitazione a dare - senza che la richieda, perché ho la dignità di non chiederla - un provvedimento che cancelli questa ignominia dei servizi sociali».
SU NCD VEDREMO - Quanto alla decisione del Nuovo centrodestra (Ncd) di non scendere in piazza nella manifestazione del 27 novembre accanto a Forza Italia (Fi), «è una cosa che riguarda loro - ha detto Berlusconi - hanno sempre dichiarato che avrebbero preso le mie difese come se fossero ancora dentro il nostro movimento politico, vedremo come si comporteranno e tutti potranno giudicare».
EPIFANI SI VERGOGNI - Il cavaliere è poi tornato sulla decisione, da parte del segretario del Pd, Guglielmo Epifani, di confermare il sì alla decadenza: «Epifani dovrà vergognarsi finché campa di aver commesso un atto indegno, visto che la decadenza si basa su una sentenza che non sta né in cielo né in terra, grida vendetta davanti a Dio e agli uomini».
IO E LA SINISTRA - «Questa sinistra vuole chiudere l'operazione nei miei confronti, attraverso il suo braccio giudiziario. Ha cercato di farlo perché in questi 20 anni io ho sottratto molte volte il potere alla sinistra stessa. Adesso - ha ricostruito Berlusconi - dopo che la sinistra era riuscita a farmi dimettere da capo del governo dpo le elezioni vinte con largo margine nel 2008. Nel 2011, grazie al passaggio alla sinistra prima di 35 deputati a causa di Fini poi di altri deputati stava per toglierci la maggioranza; quindi io fui pressato affinché dessi le dimissioni senza avere un voto di sfiducia dal Parlamento. Mi si disse: per il bisogno generale serve un governo tecnico , ora questo fu solo l'epilogo di quello che mi si fece contro».
RICORSO IN APPELLO - Berlusconi ha poi annunciato di aver convocato una conferenza stampa in cui «darò notizia di queste carte probabilmente ne leggerò anche una parte, e darò la notizia che noi intendiamo presentare quanto prima una domanda di revisione del processo alla Corte competente, la Corte d'appello di Brescia, fidando sul fatto che questa domanda possa essere assolutamente accolta, per la chiarezza di queste notizie, che oltretutto sono anche confermate da molti testimoni che i giudici di primo e secondo grado non hanno voluto nemmeno ascoltare. Abbiamo le deposizioni di tutti questi inascoltati testimoni, che fanno riferimento alla realtà, una realtà che mi vede completamento estraneo, che esclude assolutamente ogni mia partecipazione a qualsiasi fatto illegittimo».
IL SOCIO AMERICANO - L'ex premier ha spiegato: «Le novità importanti per quanto riguarda il processo Mediaset sono che in Usa il fisco americano sta per procedere con una causa verso Frank Agrama e altre persone ritenute responsabili di evasione fiscale importante, e da queste situazioni emergono testimonianze di importanti dirigenti del gruppo Agrama, che dimostrano come la vicenda che vede il gruppo Agrama protagonista sia una vicenda da cui Silvio Berlusconi è assolutamente, completamente estraneo, altri sono i protagonisti e sono dichiarati in modo chiaro, senza possiblità che si possa interporre alcun dubbio».
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