Berlusconi: «Non mi dimetto, vergogna voto decadenza»
Il Cavaliere in un'intervista al Mattino: «Da USA prove incontrovertibili su mia innocenza»
ROMA - Silvio Berlusconi non intende dimettersi: «Non ci penso nemmeno. Aspetterò che votino. Che si assumano la responsabilità di una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre». E' l'avvertimento che il Cavaliere lancia in una intervista al Mattino a pochi giorni dal voto sulla decadenza, previsto in Senato per il 27 novembre.
Berlusconi è convinto che «la Corte europea sentenzierà che l'intera procedura che conduce alla decadenza è viziata da atti contrari alla legge», anche perchè «sono stato giudicato da un collegio politico». Nel merito, osserva Berlusconi rifuardo alla legge Severino, «quale normativa che produce effetti limitativi della libertà può essere retroattiva?». Inoltre «presto dagli Usa arriveranno testimonianze decisive», «ci sono conclusioni investigative che accertano in modo incontrovertibile che io non c'entro niente e che sono oggetto del processo di revisione».
- 27/11/2018 La Corte europea chiude il caso Berlusconi (proprio come voleva Silvio)
- 22/11/2017 Strasburgo, Renzi tifa per Berlusconi: «Spero che sia candidabile, vorrei sfidare lui»
- 22/11/2017 Al via l'udienza sul caso Berlusconi a Strasburgo, il governo italiano: diritti non violati
- 20/11/2017 Berlusconi e la Corte di Strasburgo, perché la sentenza può decidere il futuro del Paese