Fassina ritira le dimissioni: «Resto per combattere il rigore UE»
Il viceministro all'Economia: «Bisogna sapere che un vero shock per la ripresa non è nella disponibilità dell'esecutivo. L'epicentro del conflitto è Bruxelles non Roma». Su Maradona che manda a quel paese Equitalia: «È un gesto da miserabile e credo che vada perseguito con grande determinazione. Stiamo parlando di quasi 40 milioni di euro»
ROMA - «Resto per combattere il rigore Ue» ha annunciato il viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, dopo il chiarimento con il premier Enrico Letta.
CONFLITTO A BRUXELLES, NON A ROMA - L'economista in quota Partito democratico ha spiegato di aver ritirato le proprie dimissioni in un'intervista a Repubblica, dove sulla legge di stabilità ha detto: «So che ci sono dei vincoli, ma Letta mi ha garantito di poter proporre dei correttivi. Bisogna sapere che un vero shock per la ripresa non è nella disponibilità del governo Letta né di qualsiasi altro governo nazionale. L'epicentro del conflitto è Bruxelles non Roma».
SCIOPERO E' SBAGLIATO - Alla domanda se con queste dichiarazioni vuole invitare i sindacati a non scioperare, Fassina ha risposto ai microfoni di Radio 24: «Sarebbe un errore perché il governo Letta si muove in vincoli europei e tutti dobbiamo averne consapevolezza. Occorre essere consapevoli e responsabili. Tutti dobbiamo esserlo. Siamo disponibili a migliorare la manovra. Dopo di che il punto fondamentale riguarda la politica europea».
Il giornalista ha poi chiesto se i governi possano cadere ancora per uno sciopero, e il viceministro ha replicato: «Potrebbe essere un momento molto difficile, non credo potrebbe cadere per uno sciopero, ma certo sarebbe un problema politico serio».
IMU NON SI PAGA - Cambiando argomento Fassina ha rassicurato che la seconda rata dell'Imu prima casa che scade a dicembre «non si pagherà» ma, ha aggiunto il viceministro: «Dobbiamo trovare il modo per coprire 2,4 miliardi che è molto difficile trovare».
VOTO CUPERLO - Per quanto riguarda le dinamiche interne al Pd, Fassina ha detto: «Sì al Pd guidato da Renzi, ma alle primarie voto per Cuperlo. Renzi ci ha abituato a una grande disinvoltura culturale e politica: passa dall'iperliberista Zingales e pochi mesi dopo cita il keynesiano Krugman per spostarsi a sinistra nel dibattito congressuale. Renzi mi è molto simpatico e invidio la sua capacità comunicativa, ma ritengo che abbia una proposta inadeguata alle sfide che abbiamo di fronte».
Al primo cittadino di Firenze poi, Fassina ha spiegato che non si può fare sia il sindaco che il segretario: «Non per questioni di tempo, ma non si può fare per questioni di etica politica. Il segretario è figura di parte, il sindaco è di tutti, ha ruolo istituzionale».
MARADONA UN MISERABILE - In conclusione il viceministro ha commentato il gesto dell'ombrello fatto da Diego Maradona ai funzionari di Equitalia: «È un gesto da miserabile e credo che vada perseguito con grande determinazione. Stiamo parlando di quasi 40 milioni di euro e Maradona farebbe bene a imparare a rispettare le leggi».