18 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Sicurezza deteriorata

La crisi egiziana, la Farnesina emette «travel warning»

Ribadito l'invito già lanciato questa mattina in una aggiornamento della situazione nella nazione africana, vale a dire quello di «continuare a evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche e in particolare nelle città». Letta: «Livello repressione inacettabile, stop violenza»

ROMA - A causa del «progressivo deterioramento del quadro generale di sicurezza» in Egitto, il ministero degli Esteri italiano sconsiglia ai connazionali «i viaggi in tutto il Paese». Il 'travel warning' è pubblicato in una nota sul sito ufficiale della Farnesina, che ha ribadito l'invito già lanciato questa mattina in una aggiornamento della situazione nella nazione africana, vale a dire quello di «continuare a evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche e in particolare nelle città».

Stato di emergenza in tutto il paese - «Nelle località turistiche del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurgada) e in quelle della costa nord (Marsa Mathrou, El Alamein)», si legge ancora sul sito ufficiale del ministero, «non si registrano al momento incidenti né indicazioni di rischio per l'incolumità dei connazionali presenti, anche se, in ragione del continuo evolvere degli eventi non sono da escludere azioni dimostrative legate alla situazione di generale instabilità del Paese. Al riguardo, si suggerisce fortemente di continuare ad evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed in particolare nelle città, ed attenersi tassativamente alle indicazioni diramate dalle autorità locali».
Le Autorità locali, ha ricordato la Farnesina, «hanno proclamato lo stato di emergenza in tutto il Paese, nonché il coprifuoco (dalle 19 alle 6) in quattordici governatorati (Il Cairo, Giza, Alessandria, Suez, Ismailya, Assiut, Sohag, Benisuef, Minya, Sud Sinai, Nord Sinai, Beheira, Qena e Fayoum)». Il ministero degli Esteri ha rinnovato inoltre il consiglio di «evitare o limitare al massimo gli spostamenti nelle aree interessate, evitare assembramenti».

Letta: «Livello repressione incettabile, stop violenza» - Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il presidente della Repubblica francese, Francois Hollande, hanno avuto un colloquio telefonico sui drammatici sviluppi in Egitto. «Francia e Italia - riferisce il presidente Letta in una nota - convengono sul fatto che la crisi abbia ormai passato il limite, e che il livello di violenza e di repressione sia divenuto inaccettabile e deve, pertanto, cessare».
«Occorre - aggiunge Letta - assicurare urgentemente il rispetto dei diritti umani e la ripresa del dialogo fra le parti».
I due Presidenti - conclude la nota - ritengono impellente e necessario un rinnovato e forte impegno da parte dell'Unione Europea, attraverso un'azione coesa dei Ministri degli Esteri, volta ad individuare le possibili misure da adottare per indurre le parti a cessare ogni violenza.