Finocchiaro a Gasparri: Legge elettorale? E' il Pdl che ha chiesto il rinvio
«Capisco che Gasparri cerchi di salvare il salvabile, ma è scorretto addebitare ad altri partiti proprie rersponsabilità. E' stato il PdL oggi a chiedere il rinvio in commissione Affari costituzionali sulla legge elettorale». Lo dichiara in una nota Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del PD
ROMA - «Capisco che Gasparri cerchi di salvare il salvabile, ma è scorretto addebitare ad altri partiti proprie rersponsabilità. E' stato il PdL oggi a chiedere il rinvio in commissione Affari costituzionali sulla legge elettorale». Lo dichiara in una nota Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd.
«Noi non abbiamo paura del voto, anche dovessimo uscire sconfitti. Il Pd ha le idee chiare sulla legge elettorale. Ha avanzato le sue proposte, le ha depositate, le ha discusse, ha cercato delle mediazioni ragionevoli. In cambio ha ottenuto solo dei no. Il testo Malan è un testo sbagliato, a partire dalla assunzione delle preferenze come metodo di scelta degli eletti, e per questo abbiamo votato no al momento della sua assunzione come testo base. Noi abbiamo presentato i nostri emendamenti che sono stati finora bocciati. Continueremo. Votare non ci spaventa. Ma trovo sinceramente fuori luogo l'arroganza di Gasparri: forse prima di parlare dovrebbe pensare alle liti tra Berlusconi e Alfano, ricordare che è stato appunto il PdL oggi a chiedere il rinvio del voto in commissione e tenere a mente che una settantina di suoi senatori ormai vota contro le indicazioni del gruppo e contro il governo».
«Noi - conclude Finocchiaro - avremo tanti difetti ma sappiamo dove andare. E' il PdL che deve decidere se rintanarsi ancora nell'alleanza destabilizzante con la Lega o fare uno sforzo di responsabilità nei confronti di questo Paese. Nel frattempo Gasparri non getti fumo accusando altri partiti di difficoltà che sono con tutta evidenza solo del PdL».
Bindi: Non vogliamo il Porcellum, mai votato - «La riforma elettorale è per noi fondamentale, e inviterei il mio partito ad avere come punto fondamentale il ritorno al proporzionale, e se poi torneremo al Monti bis che sia una scelta politica e non imposta. Vorremmo anche un controllo sulle spese in campagna elettorale. Dire che noi ci vogliamo tenere il porcellum che non abbiamo mai voluto né votato è poco credibile». Lo ha detto il presidente dell'Assemblea nazionale del Partito Democratico, Rosy Bindi, ospite a Otto e Mezzo su La7.
Giachetti: Sono 59 giorni che non mangio - «Sono 59 giorni di sciopero della fame e ho perso 16 kg. Assumo 3 cappuccini al giorno e qualche caffè. Mi sento come una persona che se non avesse preso questa iniziativa starebbe moralmente peggio. Chi ha responsabilità politica non può essere inerme. Così ho pensato tempo fa. Un deputato non può essere inerme. Fisicamente sono sotto controllo medico e le ultime analisi mettono in evidenza valori al limite, ma sotto controllo». Lo dice in diretta a Tgcom24 Roberto Giachetti, deputato del Pd, in sciopero della fame per chiedere la riforma della legge elettorale.
«La legge elettorale è una condizione necessaria per selezionare la classe dirigente, un modo attraverso il quale coloro che sono chiamati alla rappresentanza possono essere legati a chi li elegge. La legge attuale ha fatto carne di porco di tutto ciò, mettendo in campo un esercito di nominati chiamati a rispondere alle segreterie dei partiti. Io c'ero quando fu fatta questa legge e con il mio partito ci battemmo per non farla attuare».
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