25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Il piano rifiuti per il Comune di Roma

Rifiuti: Severino, discutere di Corcolle in Consiglio dei Ministri

Il Ministro della Giustizia: Indiscusse le capacità di Pecoraro. Ornaghi: Contrarissimo a Corcolle, sarebbe uno sfregio. Alemanno: Prefetto ci dica se è scelta definitiva. Legambiente Lazio: Enti locali boccino proposta. Italia Nostra: Esposto alla Procura di Roma

ROMA - La questione della discarica di Corcolle va discussa in Consiglio nei ministri. Lo ha detto il ministro della Giustizia Paola Severino: «In ogni caso, concordo con il ministro dell'Interno Cancellieri sull'opportunità che la questione della discarica di Corcolle sia discussa in Consiglio dei ministri, così da valutare tutti gli aspetti su cui si sono pronunciati i colleghi Ornaghi e Clini. Sono infatti convinta che un approfondimento collegiale darà, se possibile, più peso e forza all'azione del prefetto Pecoraro».
Ha poi aggiunto la Severino: «Ritengo che la capacità e l'esperienza del prefetto Percoraro siano indiscusse e unanimemente condivise, come confermato dalla rinnovata fiducia del governo nei confronti del commissario delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nella provincia di Roma».

Ornaghi: Contrarissimo a Corcolle, sarebbe uno sfregio - «Rimango contrarissimo. Come ho già ribadito più volte sia in sede di Consiglio dei Ministri sia in sede pubblica, i vincoli paesaggistici e archeologici che insistono su quell'area non sono derogabili per nessun motivo». Lo dice il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi, in riferimento alla nota della presidenza del Consiglio sul fatto che Corcolle è una sede idonea per la nuova discarica di Roma.
«Non possiamo permetterci un'ondata di legittime critiche internazionali. Per il bene del Paese Villa Adriana e il suo ambiente storico-naturalistico non possono essere sfregiati», conclude Ornaghi nella nota.

Alemanno: Prefetto ci dica se Corcolle scelta definitiva - Dopo aver ribadito la necessità di un nuovo incontro sul tema dei rifiuti nella Capitale, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha nuovamente sottolineato alcune questioni: «Per quanto riguarda il sito di Corcolle il prefetto deve dirci se è effettivamente la scelta definitiva. Mi auguro - è questo l'auspicio del sindaco - lo faccia dopo un ultimo confronto con me, Ornaghi e Clini che sono le autorità che hanno espresso forti perplessità e contrarietà all'ipotesi» di far sorgere la discarica temporanea proprio a Corcolle.
Il sindaco ha poi aggiunto: «Il tema è: davvero Corcolle è la discarica migliore? La meno peggio disponibile per conferire i rifiuti della Capitale in via provvisoria? Su questo - ha spiegato - vorremmo avere delle certezze perché a noi è parso che ci siano siti preferibili da un punto di vista di vincoli». Ad ogni modo «più i rifiuti vengono trattati minore è l'impatto ambientale, ma questo discorso vale per tutti i siti». Inoltre «lavoriamo per cercare il sito per la discarica definitiva ma per questo ci vuole un certo lasso di tempo: in una fase di emergenza bisogna fare la discarica provvisoria ma è chiaro che più velocemente si lavorerà sul 'definitivo' meno durerà il 'provvisorio'».

Senatori PD: Su Corcolle grave errore di Monti - «Il presidente del Consiglio Monti su Corcolle sbaglia due volte. Sbaglia ad avvallare le indicazioni ormai tutt'altro che tecniche del prefetto Pecoraro, e sbaglia a non considerare le fondate opposizioni a questa scelta che sono state espresse, non solo da un vasto movimento di comitati e associazioni, ma dagli stessi ministri Clini e Ornaghi». Lo hanno dichiarato i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
«E' francamente inaccettabile - hanno aggiunto - che il presidente del Consiglio dia il via libera ad un sito che il Ministro dell'Ambiente ha definito come vulnerabile sotto troppi aspetti e che il ministro dei Beni culturali ha bollato come inappropriato per la vicinanza al sito Unesco di Villa Adriana. Dubbi e motivazioni che sono state comunicati a Monti anche con una lettera. Allora la domanda viene spontanea: come è possibile che se un tema così specifico la posizione del Governo prescinde da quella dei due ministri competenti?».

Legambiente Lazio: Enti locali boccino proposta Corcolle - «Dopo gli schiaffi istituzionali, il prefetto commissario può dire di aver recuperato qualcosa, ma attenzione la partita non è finita anzi, la palla ripassa a Comune, Provincia e Regione che in conferenza dei servizi, forse venerdì, dovranno assumersi la responsabilità di bocciare la proposta di Corcolle». Così, in una nota, Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, secondo il quale gli studi tecnici «che tutti avremmo il piacere fossero resi pubblici - dice - sono su specifici aspetti e affermano cose di buon senso che in nessun modo possono essere interpretate come un via libera alla discarica: l'area di Corcolle non è inquinata, il terreno è tufaceo e richiederebbe un'impermeabilizzazione di metri e metri di costosa argilla. E' ovvio, e allora? Addirittura sarebbe stata chiesto all'Unesco una riperimetrazione del sito, ma siamo davvero pazzi?».

Italia Nostra: Esposto a procura Roma su Corcolle - «Italia Nostra Roma non può credere all'esistenza di una lettera liberatoria della presidenza del Consiglio dei ministri indirizzata al commissario Giuseppe Pecoraro autorizzandolo alla discarica a Villa Adriana-Corcolle, e conta ancora sulla saggezza del primo ministro, Mario Monti, dei suoi ministri direttamente competenti, Corrado Clini e Lorenzo Ornaghi e del Consiglio superiore dei Beni culturali, presieduto dal professor Andrea Carandini». Lo si legge in una nota del presidente di Italia Nostra, Carlo Ripa di Meana.