18 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Politica & Inchieste | Il caso Belsito

Bossi: Maroni è il futuro della Lega

Il Senatùr arriva a sopresa al comizio dell'ex Ministro dell'interno nel varesotto: Con dossier su Maroni volevano spaccarci. Calderoli: Sondaggi dimostrano che il danno non è esagerato. Dimissioni? Bossi mi ha detto resta lì

ROMA - «Qualcuno vuole rompere la Lega facendo dei dossier su Maroni, immagino per recapitarli sulla mia scrivania». Ma Maroni «la barca ce l'ha da tanti anni, volevo andarci anche io». Umberto Bossi arriva a sorpresa, nel varesotto, ad un comizio dell'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni, schierandosi apertamente al suo fianco.
«Maroni - ha detto Bossi ripreso dai microfoni di SkyTg24 - la barca ce l'ha da tanti anni. Anzi ci volevo andare anche io. Ma non mi dici: ha preso i soldi perché ha la barca. Maroni è avvocato, è stato ministro dell'Interno: un po' di soldini se risparmia uno un po' li ha», ha aggiunto Bossi.
La barca a vela, ha proseguito il senatùr, Maroni «l'ha comprata con amici. Poi salta fuori dal dossier che ha preso i soldi da Gheddafi. Ma da Gheddafi ci sono andati tutti, anche i capi della polizia». Per Bossi, insomma, il dossier su Maroni, di cui ha ribadito di non essere stato a conoscenza, sono «stupidaggini create apposta per rompere la Lega».

Calderoli: Sondaggi dimostrano che il danno non è esagerato - «Rispetto ai sondaggi che sono usciti, devo dire che sono anche contento che il danno non sia così esagerato». Lo ha detto l'ex ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, commentando i recenti sondaggi che danno in calo la Lega dopo le vicende giudiziarie, a margine di un incontro elettorale a Jesolo (Venezia).
«Io credo che con questi comportamenti dei giorni che ci separano dalle amministrative - ha aggiunto Calderoli - saranno il segnale per il ritorno di un elettorato che non può che essere rimasto colpito da questi eventi».

Dimissioni? Bossi mi ha detto resta lì - E' stato Umberto Bossi a chiedere a Calderoli di restare anche dopo le ultime vicende che lo hanno coinvolto.
«Non potevo non vedere l'esempio di Bossi - ha spiegato Calderoli - appena saputo del mio coinvolgimento nelle intercettazioni sono andato da Bossi a rassegnare le mie dimissioni e Bossi mi ha detto: tu resti lì. Dopo due giorni sono andato da Maroni e dalla Dal Lago per dare le dimissioni - ha concluso l'ex ministro - mi hanno mandato a quel paese e mi hanno preso a male parole dicendomi che devo continuare a lavorare».