Corruzione: Monti, disincentiva gli investimenti. Interverremo
Il Premier: Per l'Emiro del Qatar è il principale ostacolo agli investimenti. Ferranti (PD): Bene Monti, ok a legge entro l'estate. Bocchino (FLI): Il Governo presenti una legge severa. Di Pietro (IDV): Ci voleva l'Emiro per dire che è un problema
ROMA - Il Governo è determinato a intervenire contro la corruzione perché è tra le principali cause della mancanza di investimenti in Italia. Lo ha ribadito il premier Mario Monti, nella conferenza stampa al termine dell'incontro con l'emiro Sheikh Hamad Bin Khalifa Al Thani.
Monti ha spiegato che sul fronte giustizia sono due gli aspetti su cui lavorare: «La velocità della giustizia civile, fondamentale per le imprese e sulla quale abbiamo operato introducendo i tribunali delle imprese». E poi «le misure contro la corruzione su cui il Governo sta lavorando in questo momento». Al proposito Monti ha raccontato: «Nella conversazione di oggi ho chiesto a sua altezza l'emiro quale fattore in passato avesse maggiormente scoraggiato gli investimenti in Italia e la risposta è stata: in primo luogo la corruzione».
Ferranti (PD): Bene Monti, ok a legge entro l'estate - «La lotta alla corruzione deve essere una priorità per il governo Monti. Per questo auspichiamo che in Parlamento si possa approvare una legge capace di contrastare efficacemente corrotti e corruttori. Auspichiamo che la convergenza tra i partiti sia massima così da approvare il ddl anticorruzione in entrambi i rami del Parlamento già entro la pausa estiva». Lo ha detto la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti commentando quanto dichiarato oggi dal presidente del Consiglio, Mario Monti in relazione agli effetti negativi della corruzione sugli investimenti esteri nel nostro paese.
«La lotta alla corruzione - ha aggiunto Ferranti - è una questione etica ma anche economica e di giustizia sociale. Noi chiediamo un vero e proprio giro di vite sulle pene e soprattutto di evitare che un provvedimento nato per inasprire la lotta alla corruzione possa contenere il paradosso di un alleggerimento delle pene per chi commette gravi reati contro la pubblica amministrazione».
Bocchino (FLI): Il Governo presenti una legge severa - «Monti fa bene a ricordare che la corruzione scoraggia gli investimenti. Per questo chiediamo che il governo presenti presto una severa legge contro la corruzione, senza «impaludarla» in una trattativa tra partiti che su richiesta del Pdl dovrebbe contenere anche norme punitive contro i magistrati». Lo ha dichiarato in una nota il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino.
«Futuro e Libertà - ha aggiunto - chiede pene più severe per i corrotti, una prescrizione più lunga, la confisca dei beni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Ci sono 60 miliardi di euro che ogni anno vanno persi e che servono ai conti pubblici italiani».
Di Pietro (IDV): Ci voleva l'Emiro per dire che è un problema - «E' il teatro dell'assurdo. Ci voleva l'emiro del Qatar per spiegarci che i veri problemi dell'Italia sono la corruzione e la burocrazia. L'Italia dei Valori lo ha sempre sostenuto, indicando più volte al governo la strada da seguire per rilanciare la crescita e l'economia del nostro Paese». E' quanto scrive sul suo profilo Facebook il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro commentando le dichiarazioni del presidente del Consiglio dopo l'incontro con l'emiro del Qatar.
«Per rendere credibile l'Italia agli occhi degli investitori stranieri non bisogna demolire lo stato sociale, colpendo, come ha fatto l'esecutivo, pensionati e lavoratori. Ma occorre mettere in campo provvedimenti seri contro evasione, corruzione, burocrazia e spesa pubblica inutile - insiste Di Pietro -. Il governo faccia proprie le proposte legislative dell'IdV depositate in Parlamento che giacciono da tempo nei cassetti delle Commissioni».
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