6 dicembre 2023
Aggiornato 15:30
Emergenza rifiuti Roma

Rifiuti Roma, domani vertice da Clini: Intesa su Malagrotta difficile

Per il Ministro dell'Ambiente c'è ancora da lavorare e la priorità è la raccolta differenziata. Intanto Legambiente Lazio diffida Alemanno sulla differenziata che replica: Per il porta a porta a Roma non ci sono soldi

ROMA - Potrebbe non bastare il terzo ed ultimo vertice convocato per domani dal ministro dell'Ambiente Corrado Clini per trovare una soluzione definitiva per la gestione dei rifiuti a Roma. Sebbene lo stesso ministro abbia cercato oggi di allontanare i riflettori dalla 'questione' discariche definendola «una soluzione residuale», la partita più complessa sul tavolo del ministero è proprio quella relativa alla chiusura della discarica Malagrotta e all'individuazione del sito, o dei siti, necessari per mettere la parola fine ad una discarica non conforme alle direttive europee.

Clini: Necessari nuovi incontri - L'impressione, avvalorata anche dalle parole del ministro («continueremo a lavorare«), è che saranno necessari altri incontri e nuovi studi per dare una risposta destinata, in ogni caso, a far discutere e scatenare polemiche e contestazioni come quelle già andate in scena durante i primi due incontri sull'individuazione del piano operativo per aumentare la quota della raccolta differenziata e di quello per rendere pienamente efficienti gli impianti di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti (Tmb).
In questo contesto appare più probabile che una risposta a questa annosa questione possa arrivare intorno al 30 aprile, data in cui Clini conta di «adottare gli accordi e i provvedimenti necessari per prevenire l'emergenza a Roma». Resta però da capire quando e come gli enti territoriali interessati sigleranno l'accordo di programma vincolante proposto dal ministero per far fronte comune, e soprattutto dividere le responsabilità, per mettere a regime il ciclo dei rifiuti.

Legambiente Lazio diffida Alemanno sulla differenziata - Legambiente Lazio ha inviato una diffida al sindaco di Roma Gianni Alemanno, per attivare subito la raccolta differenziata dell'organico attraverso il sistema del porta a porta esteso a tutta la città. Un nuovo atto d'accusa di Legambiente, pubblicato sulle pagine della cronaca romana del quotidiano La Repubblica, per dare un contributo alla discussione nel momento in cui al Ministero dell'Ambiente si discute dell'emergenza discarica e di un piano che possa fronteggiare la chiusura di Malagrotta.

La replica del sindaco di Roma: Per il porta a porta non ci sono soldi - «Per fare il porta a porta in tutta Roma servono i soldi ed oggi non ci sono. Abbiamo però firmato un protocollo con il Conai con il quale avremo a breve nuovi modelli di differenziata che ci consentiranno di crescere ancora di più». A spiegarlo è stato il sindaco della capitale Gianni Alemanno che, a margine di un appuntamento all'Aranciera di San Sisto, ha commentato le critiche avanzate da Legambiente Lazio sulla raccolta differenziata nella Capitale.
«Se Legambiente ci trova le risorse per il porta a porta in tutta Roma lo facciamo anche domani» ha detto il sindaco, per il quale Legambiente fa un discorso lunare, gioca a chi la spara più grossa. Invece dobbiamo essere realistici: l'obiettivo del 65% di differenziata al 2012 è una vecchia cosa, un'utopia. Ed il motivo per cui abbiamo ancora Malagrotta - ha incalzato - è che l'ex governatore Marrazzo coltivava questa utopia senza costruire nuovi impianti di gassificazione. Dobbiamo essere più realisti per evitare di fare la fine di Napoli: far aumentare la differenziata ed insieme realizzare gli impianti».
Più realisticamente, ha spiegato, «il nostro obiettivo era arrivare alla differenziata al 35%. Ricordo che quando siamo arrivati l'abbiamo trovata al 19% ed ora l'abbiamo portata al 24%: se il Ministero ci mette più risorse possiamo incrementare, non è un utopia arrivare al 50% in tre anni. Ciò non toglie - ha concluso Alemanno - che nel periodo transitorio per arrivare a queste cifre serve una discarica temporanea».