Unipol-Bnl, Berlusconi in aula per dichiarazioni spontanee
In relazione alla pubblicazione su «Il Giornale» della famosa telefonata intercettata nell'inchiesta sulla scalata di Unipol a Bnl in cui Piero Fassino diceva a Gianni Consorte: «Allora abbiamo una banca?». Ma l'ex Premier non parteciperà all'udienza del processo Ruby
MILANO - Domani Silvio Berlusconi sarà in tribunale alle 9 per rendere dichiarazioni spontanee davanti al gup Maria Grazia Domanico, chiamata a decidere se rinviare o meno a giudizio l'ex premier per rivelazione di segreto d'ufficio in relazione alla pubblicazione su Il Giornale della famosa telefonata intercettata nell'inchiesta sulla scalata di Unipol a Bnl in cui Piero Fassino diceva a Gianni Consorte: «Allora abbiamo una banca?». La difesa Berlusconi aveva eccepito tra l'altro la competenza dell'autorità giudiziaria milanese a favore di quella di Monza nel cui distretto giudiziario rientra Arcore che fu teatro dell'incontro in cui il 24 dicembre del 1995 venne consegnato ai fratelli Silvio e Paolo Berlusconi il file con la telefonata. Nell'ambito di quella vicenda Paolo Berlusconi è già a processo (prossima udienza il 6 marzo) e in caso di rinvio a giudizio le due posizioni potrebbero essere unificate.
L'ex Premier non parteciperà all'udienza del processo Ruby - L'ex presidente del consiglio non parteciperà sempre domani all'udienza del processo Ruby dove è imputato di concussione e prostituzione minorile. Berlusconi diserterà anche l'udienza del processi Mills di dopodomani dove originariamente avrebbe dovuto fare dichiarazioni spontanee. L'appuntamento secondo il difensore Niccolò Ghedini salta, non essendo ancora esaurito l'esame via video da Londra del testimone David Mills. Sui giudici del processo per corruzione in atti giudiziari pende una dichiarazione di ricusazione che sarà valutata dalla corte d'Appello. Domani la procura generale depositerà il suo parere che quasi certamente sarà negativo: «istanza inammissibile». La decisione sulla ricusazione è attesa entro metà settimana.